Il Circolo Culturale “L’Agorà” ed il Centro studi “Gioacchino e Napoleone” hanno organizzato la ventesima edizione del “5 maggio”. Nel corso di questo arco di tempo sono stati trattati diversi aspetti del periodo storico argomentato ed hanno visto la partecipazione di diversi esponenti del mondo della cultura e di quello accademico che si sono confrontati nei precedenti incontri organizzati dalle due co-associazioni reggine. Tornando ai contenuti della ventesima edizione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro studi “Gioacchino e Napoleone”, sono analizzati temi alquanto eterogenei. Le argomentazioni trattate sono state a cura della ricercatrice toscana Elena Pierotti su “Napoleone privato. Quando il “gossip” fa storia”, Giuseppe Caridi (direttore “Meteoweb”) su “Il ruolo della meteorologia nella battaglia di Waterloo”. Le conclusioni sono state a cura Gianni Aiello (presidente delle due co-associazioni organizzatrici) che ha trattato il tema “La battaglia di Mont Saint Jean (Waterloo) nel memoriale di Sant’Elena”. “Napoleone privato. Quando il “gossip” fa storia” è il primo intervento della giornata di studi a cura della ricercatrice lucchese Elena Pierotti ha riguardo la sfera privata del grande Corso, relazionando anche su vicende poco conosciute. La prima moglie di Napoleone I fu la brillante Josephine de Beauharnais. Napoleone la sposò dopo essere stata a lungo l’amante di Barras, uno dei membri del triumvirato che lo stesso Napoleone poi spodestò divenendo primo Console e successivamente Console a Vita, questo prima di autoproclamarsi Imperatore. Josephine proveniva dalla Martinica, era una creola francese. Il matrimonio tra lei e Napoleone, particolarmente osteggiato dalla famiglia Bonaparte che non vedeva di buon occhio questa donna più anziana dello sposo di sei anni. Successivamente, per motivi di sicurezza, la consorte di Napoleone si trasferì a Lucca dove venne affidata a Dame di Compagnia appartenenti al Patriziato cittadino. Tra queste la giovane marchesa Eleonora Bernardini che divenne nel corso della sua vita confidente di Josephine e tale restò sempre, legandosi di profonda amicizia all’Imperatrice francese. Nel corso dell’intervento sono state ricordate anche le figure di Alexandrine de Bleschamp, seconda moglie del fratello dell’Imperatore Luciano Bonaparte. Altra figura degna di nota è quella del quadrisavolo della relatrice Elena Pierotti, tal Lorenzo, era un nobile lucchese nato nel 1767 e deceduto a metà Ottocento, ormai ottantenne. Il salotto degli Angiolini, al pari di Bagni di Lucca, era luogo frequentato dal Gotha internazionale. Qui trovavamo i principali personaggi italiani e stranieri dell’epoca. Politici, artisti, scrittori, scienziati.  È stata la volta di Giuseppe Caridi (direttore “Meteoweb”) su “Il ruolo della meteorologia nella battaglia di Waterloo”. Il 5 aprile 1815 si ebbe il primo fenomeno di fuoriuscita lavico del vulcano indonesiano Tambora che determinò un cambiamento climatico, con l’abbassamento della temperatura e piogge continue. Questo stato di cose influì sugli esiti della battaglia di Waterloo (16-18 giugno 1815), scombinando i piani tattici di Napoleone Bonaparte, in virtù anche del terreno fangoso che ridimensionò notevolmente sia la funzionalità della cavalleria napoleonica che quella dell’artiglieria pesante. Ha concluso Gianni Aiello (presidente delle due co-associazioni organizzatrici sul tema “La battaglia di Mont Saint Jean (Waterloo) nel memoriale di Sant’Elena”. L’intervenuto ha improntato la sua analisi su vicende che interessano diversi personaggi sia al seguito di Napoleone Bonaparte che a quello dei suoi avversari, soggetti questi ricordati in diverse occasione nel “Memoriale”. Strane congetture che riguardano il Duca di Wellington, generale Emmanuel de Grouchy, Blücher, entrambi massoni, così come Peter Stuart Ney sul quale aleggia una strana fucilazione ed una doppia morte. Un decesso avvenuto a seguito di una esecuzione, tramite fucilazione, una bara vuota presso la tomba di famiglia ed un’altra nella Carolina del Sud precisamente nell’area di Third Creek, vicino Statesville, dove morì di morte naturale, così come riportato nell’altra sepoltura. Gianni Aiello ha concluso il suo intervento con un ultimo passaggio al “Memoriale” dove l’Imperatore Napoleone Bonaparte parla di Gioacchino Murat che secondo l’Imperatore Bonaparte a Mont Saint Jean sarebbe stato determinante con la sua cavalleria in quella battaglia, tramandata da una certa storiografia come Waterloo, solo perché in una vicina fattoria vi era il quartier generale del Duca di Wellington. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme dei Social Network presenti nella rete, a far data dal 5 maggio. 

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5 maggio 2023
la manifestazione