Il Circolo Culturale “L’Agorà” ha organizzato da remoto una conversazione sul tema “Quando si abusa della credulità popolare?” con la partecipazione, come relatore, del prof. Riccardo Partinico, Direttore del Laboratorio di Anatomia Archeostatutaria di Reggio Calabria. Il tema affrontato dal gradito ospite del Circolo Culturale “L’Agorà” si è rivolto alle varie vicende dei Bronzi di Riace dal momento della loro scoperta. Le due opere sono alte quasi due metri,custodite presso le sale del Museo di Reggio Calabria, i Bronzi di Riace rimangono un mistero. E misteriosa rimane ancora l’autore o gli autori che hanno dato loro forma, così come la loro reale identità: sovrani, condottieri, eroi, sacerdoti, fratelli gemelli, tante e variegate, a volte fantasiose le ipotesi sulla loro reale identità. Dando uno sguardo alle due statue, non bisogna essere degli esperti, ma appare chiaro che non vi è nessuna somiglianza tra i personaggi raffigurati, così come l’atteggiamento che esse assumono. Anche la datazione 460 a.C. per la statua A e 430 a.C. per la statua B smentisce l'ipotesi "Eteocle e Polinice" oscurata nel 2022 dal sito del Museo Archeologico. Tale datazione  è stata rilevata con gli esami al radiocarbonio dal Cedad di Unisalento. Il Direttore dell'Istituto, Professore Calcagnile, ha confermato telefonicamente al Professore Partinico che le due statue sono state realizzate a metà del V sec. a.C. e che gli stili artistici differenti, i materiali diversi, le tecniche si assemblaggio delle piastrelle di argilla interna, dimostrano che le due statue sono state realizzate in tempi diversi. Si desume quindi che i Bronzi di Riace non possono far parte della stessa scena artistica, anche perché, secondo lo studioso Riccardo Partinico, non presentano alcuna comunicazione nella gestualità, nella mimica facciale e nella postura. E misteriosa rimane ancora la mano o più probabilmente le mani che hanno dato loro forma, così come la loro reale identità: sovrani, condottieri, eroi, sacerdoti, fratelli gemelli, tante e variegate, a volte fantasiose le ipotesi sulla loro reale identità. La straordinaria storia dei Bronzi di Riace, le due sculture di provenienza greca, databili al V secolo a. C. ed oggi conservate nel Museo Archeologico di Reggio Calabria, comincia il 16 agosto del 1972. Da quella data in poi diverse supposizioni, scuole di pensiero, si sono intrecciate tra di loro, creando un enorme groviglio che allo stato attuale, genera ulteriori domande a riguardo la loro provenienza ed il loro esatto identikit.I tredici motivi forniti dal prof. Partinico sono sicuramente dati scientifici, tecnici, artistici, logici ed incontrovertibili che smentiscono l’ipotesi “Eteocle e Polinice” e stimolano il lettore ad approfondire l’argomento per poter esprimere la propria opinione.La storia di sangue di due fratelli che si uccidono a vicenda per conquistare il potere di una città non è certo un argomento educativo da proporre agli alunni delle scuole cittadine e danneggia anche l’immagine dei Bronzi di Riace proponendoli quali “assassini” piuttosto che eroi di guerra e promotori della democrazia ad Atene. Le motivazioni fornite dal prof. Partinico sono sicuramente dati scientifici, tecnici, artistici, logici ed incontrovertibili che smentiscono l’ipotesi “Eteocle e Polinice” e stimolano il lettore ad approfondire l’argomento per poter esprimere la propria opinione.La storia di sangue di due fratelli che si uccidono a vicenda per conquistare il potere di una città non è certo un argomento educativo da proporre agli alunni delle scuole cittadine e danneggia anche l’immagine dei Bronzi di Riace proponendoli quali “assassini” piuttosto che eroi di guerra e promotori della democrazia ad Atene. Il prof. Riccardo Partinico ha spiegato, nel corso della conversazione organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” , i tredici motivi che smentiscono l’ipotesi “Eteocle e Polinice”. Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi,nel corso della giornata di studi, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”. La conversazione, organizzata dal sodalizio culturale organizzatore reggino, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 10 maggio.

10 maggio 2024
la conferenza