Si è svolta martedì 31 ottobre la conversazione organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”, sul tema “Ermete Pierotti, il Renè Belloq non celebrato in Patria”, che è stato affrontato dalla ricercatrice toscana Elena Pierotti.  Il nuovo incontro, predisposto dal sodalizio culturale reggino, accende i riflettori sulla figura del patriota Ermete Pierotti. Era il maggiore di nove figli. La storia di quest’uomo, il primo ricercatore ad avventurarsi all’interno del Monte Sacro, è talmente travagliata da sembrare mistificatoria. Si tratta di un ingegnere militare di grande esperienza e talento, nato a Modena nel 1821. Le origini della famiglia di Ermete Pierotti risalgono al XVI secolo. Possedeva una casa e una cappella nella frazione di Pontardeto del comune di Pieve Fosciana, dove venivano sepolti i membri della famiglia. Nel XIX secolo, la famiglia costruì il Palazzo Pierotti nel centro di Pieve Fosciana, in Piazza Roma. Ancora oggi è sede del municipio del Comune di Pieve Fosciana. Di stanza a Genova, accusato di diserzione e di complicità nel furto di beni militari, nel 1849 venne cacciato dall’esercito. Egli, Cattolico liberale, pieno di energie, dopo le tristi vicende lasciò la Patria e si recò a Gerusalemme. Dalla fine del 1849 all'inizio del 1850 Pierotti fu a Costantinopoli e a Troia, dove esaminò i monumenti antichi. Nel 1850 visitò Atene, Sparta, Corinto, Acrocorinto, Mantineia, Eleusi, Megara, Micene, Messina, Argo, Maratona, Chaironeia, Paros ed Egina. Dalla fine del 1850 all'inizio del 1851 visitò le isole Ionie. Dal 1851 al 1854 Pierotti lavorò a diversi edifici in Egitto. Dalla fine del 1849 all'inizio del 1850 Pierotti fu a Costantinopoli e a Troia, dove esaminò i monumenti antichi. Successivamente, nel 1850, visitò Atene, Sparta, Corinto, Acrocorinto, Mantineia, Eleusi, Megara, Micene, Messina, Argo, Maratona, Chaironeia, Paros ed Egina. Dalla fine del 1850 all'inizio del 1851 visitò le isole Ionie. Dal 1851 al 1854 Pierotti lavorò a diversi edifici in Egitto. Mentre gettava le fondamenta di una chiesa greca ad Alessandria, scoprì le fondamenta della Biblioteca di Alessandria In Egitto, nel 1853, Pierotti incontrò l'esploratore Giovanni Miani (1810-1872), che aveva sostenuto il Risorgimento ed era quindi in fuga dagli austriaci. All'inizio Pierotti lo sostenne finanziariamente. Poi, però, i due litigarono e Pierotti si rifiutò di continuare a dare soldi a Miani. Miani si vendica rintracciando a Genova i documenti sulla condanna di Pierotti e diffondendoli a mezzo stampa. Così facendo, Miani danneggiò gravemente la reputazione di Pierotti. In seguito, questi documenti vennero usati più volte contro Ermete Pierotti da varie persone. Ermete Pierotti si fece promotore di una raccolta fondi per l'espansione del porto di Giaffa e della ferrovia Giaffa-Gerusalemme erano in linea con queste idee. Il porto di Giaffa era all'epoca la principale porta di accesso alla Terra Santa per i pellegrini cristiani che da lì si recavano a Gerusalemme. Voleva anche stabilire colonie agricole e industriali in Terra Santa. Per sbarcare il lunario svolse diversi lavori, nel tentativo di coronare il suo sogno: cercare di svelare i misteri del Monte del Tempio. Per il gran bisogno di lavorare, nell’estate del 1856 il nostro assistette un ingegnere turco, Assad Effendi, nel restauro del principale acquedotto della città. Questo impegno gli permise di avventurarsi all’interno del Monte del Tempio, in cui si trovano tuttora importanti riserve d’acqua, e di compiere ricerche.  Nel dicembre 1876, Ermete Pierotti tenne delle conferenze sulla Terra Santa ai cattolici di Arras. Promuove ancora una volta la sua idea preferita di pellegrinaggi a basso costo. Si ritiene generalmente che Pierotti sia morto nel 1880, ma nel 1888 pubblicò un atlante della Palestina disegnato a mano, par le Chevalier Docteur Ermete Pierotti, architecte-ingénieur. Da ciò si può dedurre che Pierotti fosse ancora vivo a quell'epoca. Ermete Pierotti era un cattolico liberale. Scrisse il libro Il Potere Temporale al cospetto del tribunale della Verità, in cui esaminò criticamente il potere temporale dei papi e il loro rapporto con il Vangelo. Il gradito ospite del Circolo Culturale “L’Agorà”, Elena Pierotti conclude la sua analisi, facendo riferimento a nuovi elementi documentali da Lei rintracciati che potrebbero aprire scenari inconsueti su tali aspetti. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da martedì 31 ottobre.

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26 aprile 2024