Con il patrocinio della Città Metropolitana di Roma Capitale, il Circolo Culturale “L’Agorà”, organizza un incontro sul tema “I grandi umoristi: Ettore Petrolini”. La Città Metropolitana di Roma Capitale ha disposto al sodalizio culturale reggino tale concessione in quanto l’iniziativa è stata ritenuta di particolare valore e significato sia per l’Ente che per la comunità metropolitana. Ettore Pasquale Antonio Petrolini (Roma, 12 gennaio 1884 –Roma, 29 giugno 1936) è stato un attore, drammaturgo, cantante, compositore e scrittore italiano, specializzato nel genere comico. Petrolini ha inventato un repertorio e una maniera, che hanno profondamente influenzato il teatro comico italiano del Novecento. A quindici anni decise di lasciare la casa paterna per dedicarsi alla carriera teatrale. Il più antico riscontro documentario, a tutt'oggi verificabile, che attesti il momento dell'esordio artistico di Petrolini risale all'anno 1900 e conduce nel rione di Trastevere, nel teatro Pietro Cossa. Fu così che, appena quindicenne, abbandonò la casa paterna per seguire un gruppo teatrale ambulante. Tra il 1900 ed il 1902 iniziò la carriera con il nome d’arte di Ettore Loris, esibendosi in locali di scarso prestigio ma anche nei più rinomati caffé-concerto. Nel 1903, abbandonato il nome d’arte per quello anagrafico, decise di concentrare la sua attività nel circuito dei caffè-concerto e come macchiettista. In questo stesso anno incontrò, al Gambrinus di Roma (situato nell’allora piazza Termini), Ines Colapietro, con la quale strinse un sodalizio artistico e di vita. Nel 1907 i due vennero scritturati per una tournée in Sudamerica (cui ne seguirono altre negli anni successivi), il cui successo fu tale che, al ritorno a Roma, l’artista venne scritturato da Giuseppe Jovinelli per il suo nuovo teatro. Petrolini divenne popolarissimo, tanto che il Teatro Sala Umberto pagò al Teatro Jovinelli una cospicua penale per poterlo avere per tre anni in esclusiva. Nel 1915 Petrolini costituì una sua compagnia di varietà, con la quale mise in scena le prime riviste, rivelandosi non solo un bravo attore, ma anche un prolifico e fantasioso drammaturgo, capace di nobilitare anche creazioni altrui. Alla base del suo repertorio c’è la “macchietta’, alla quale diede lustro creando personaggi ben delineati e di spessore, che diventarono punto di riferimento per il teatro comico dell’epoca e non solo: “Gigi er bullo‘, “Sor Capanna‘, “i Salamini‘, “Fortunello‘.Petrolini divenne il re dello sberleffo, della burla, della satira pungente, con la quale condannò ipocrisia e malcostume non risparmiando nessuno, né popolani, né potenti e neppure il regime fascista, che criticò con sapiente sarcasmo, anche con “Nerone” Negli anni Venti portò in scena numerose commedie di successo, tanto che gli scrittori facevano a gara per scrivergli i testi: nel 1924 portò in scena il fortunato “Gastone” , con il quale volle prendersi gioco sia di alcuni cantanti dell’epoca, pieni di sé, che di molte star affettate del cinema muto. Molti fra i suoi personaggi, come Giggi er bullo, Gastone, il Sor Capanna, i Salamini, Fortunello. Un altro personaggio nato come macchietta, l'Antico romano, e sviluppato successivamente da Petrolini fu Nerone, che in genere è considerato una satira della retorica del regime fascista. Queste alcune delle cifre, che sono state oggetto di analisi, nel corso della nuova conversazione organizzata in remoto dal Circolo Culturale “L’Agorà”, avente come tema “Storia del Cabaret”, alla quale ha partecipato in qualità di relatore Antonino Megali (socio e vice presidente del sodalizio organizzatore). Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data dal 10 settembre.