Nel 2023 si celebra il centenario della nascita di Franco Zeffirelli, uno degli uomini di spettacolo italiani più noti al mondo; la sua attività artistica si esprime in numerosi campi tra cui primariamente il Cinema, il Teatro di Prosa e il Teatro Lirico. È stato un attore italiano, regista, scrittore, sceneggiatore, scenografo, assistente alla regia. In tutto il mondo si celebra la figura di questo grande artista dalla capitale nipponica, dove al New National Theatre andranno in scena ben sette repliche dell’Aida del 1998, mentre sarà inaugurata la mostra sul Gesù di Nazareth a Ribat di Monastir in Tunisia, dove fu girato gran parte del film. Per non parlare di altri appuntamenti come spettacoli, mostre dedicate ai lavori del Maestro fiorentino che si celebreranno in importanti locations come ad esempio la Scala di Milano, Il Metropolitan Opera House di New York, L'Arena di Verona, il Teatro dell'Opera di Roma, il Teatro Massimo di Palermo. Anche il Circolo Culturale “L’Agorà”, pur se nel suo piccolo ha voluto ricordare questa importante figura con un’apposita conversazione sul tema “1923-2023: nel centenario della nascita di Franco Zeffirelli” e per tale occasione il sodalizio culturale reggino, ha ricevuto il Patrocinio del Comune di Firenze e della Città Metropolitana di Firenze. Dopo i ringraziamenti da parte di Gianni Aiello (presidente del sodalizio organizzatore), è stata la volta dei saluti istituzionali, nella persona di Alessia Bettini, Vicesindaca del Comune di Firenze ed Assessora alla cultura, turismo, partecipazione, cittadinanza attiva, manutenzione e decoro. È stata la volta poi di Letizia Perini, consigliera della Città Metropolitana di Firenze delegata alla Cultura. Nel corso dei due interventi sono state ricordate, oltre che le qualità artistiche, anche quelle umane di Franco Zeffirelli, ricordandone la sensibilità e l’amore per la sua Firenze. A seguire la relazione di Antonino Megali (vice Presidente del Circolo Culturale “L’Agorà”. Il 12 febbraio 1923 nasceva a Firenze Franco Zeffirelli, uno dei massimi registi e intellettuali del secolo scorso, il cui fervore creativo ha regalato al teatro alcuni importanti allestimenti anche in questi due primi decenni del nuovo millennio. In anni di riletture tanto ardite quanto profonde, il maestro fiorentino è stato spesso criticato per un certo suo gusto estetizzante, un rigore formale, una cura del dettaglio che virava talora al barocco, e che costituiscono, invece, il suo marchio, nato da una fede profonda nel teatro, da una cultura immensa e da una conoscenza tecnica di quel mondo, profonda e peculiare. Croce e delizia per molti appassionati e critici, il teatro, come il cinema di Zeffirelli, hanno nella meticolosa cura del dettaglio e nella ricerca del bello il proprio segno distintivo. Franco Zeffirelli è uno degli uomini di spettacolo italiani più noti al mondo; la sua attività artistica si esprime in numerosi campi tra cui primariamente il Cinema, il Teatro di Prosa e il Teatro Lirico. Nato il 12 febbraio 1923 a Firenze, studia all'Accademia di Belle Arti e alla Facoltà di Architettura della sua città; nel 1946 si trasferisce a Roma dove esordisce come attore di cinema e di teatro. Nel cinema il suo nome è legato a film di grande rilievo internazionale quali La Bisbetica Domata con Elisabeth Taylor e Richard Burton (1966), Romeo e Giulietta (1969), Fratello Sole e Sorella Luna (1970-1971), Il Campione (1980), Amore Senza Fine (1982), Amleto (1991), Storia di una Capinera (1993), Jane Eyre (1994), Un tè con Mussolini (1998) e l’ultimo suo film Callas Forever (2002). Per la televisione firma Gesù di Nazareth (1976-1977), che si calcola sia stato visto da un miliardo e mezzo di persone, e documentari quali Mundial ’90 sulla storia del Calcio Fiorentino e Toscana (1991), a cui si aggiungono i grandi capolavori del teatro lirico da lui rappresentati attraverso il mezzo cinematografico: Cavalleria Rusticana e Pagliacci (1981), La Traviata (1982), e Otello (1986). Dal 1969 al 2002 Franco Zeffirelli ha vinto 5 premi: David di Donatello (1969, 1972, 1979, 2002), Nastri d'Argento (1969). Il 24 novembre 2004 la Regina Elisabetta II lo nominerà Cavaliere Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico (KBE). Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 14 aprile.