Si è svolta venerdì 26 maggio la presentazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”, del saggio inchiesta “Ho visto. La grande truffa nella sanità calabrese” del dott. Santo Gioffrè, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”. La testimonianza dell’uomo che ha scoperto la grande truffa ai danni della sanità in Calabria: nascosta nelle omissioni contabili, nei registri incompleti, negli atti non impugnati; nella tecnica perfetta con cui si liquidavano le stesse fatture più volte. Santo Gioffrè, medico e scrittore, come commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria di Reggio Calabria ha svelato – e qui racconta – i meccanismi e le perpetuazioni criminali di un sistema rimasto fino ad allora inattaccabile. Un sistema indicato dal dott. Gioffrè con il termine “contabilità orale”, e che rappresenta il risultato di 20 anni di cattiva gestione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria. Santo Gioffrè, che nominato commissario straordinario dell’Asp di Reggio Calabria nel 2015 da parte della Giunta Oliverio, denunciò le anomalie nei pagamenti dell’Azienda sanitaria portando la stessa ad essere sciolta per mafia prima di venire allontanato, dopo un breve arco di tempo di 5 mesi del suo mandato. Santo Gioffrè, nel suo libro, racconta con dovizia di dati e particolari la sua esperienza sulla tolda di comando dell’Azienda sanitaria di Reggio Calabria. La storia di Gioffrè ai vertici della sanità reggina aveva avuto inizio un freddo pomeriggio di dicembre. Una telefonata lo sorprese. «Il presidente Oliverio mi annunciò che ero stato nominato commissario. Rimasi incredulo. Muto, tanto che Oliverio mi chiese se fossi ancora al telefono». L’azienda sanitaria reggina era la peggiore d’Europa. I tecnici di Bruxelles lo avevano sentenziato. Anni di saccheggi e ruberie avevano creato un’incertezza sullo stato dei debiti e l’impossibilità di liquidarli. Da sola era stato il motivo della permanenza della Calabria dentro i rigori del piano di rientro. L’autore del libro denuncia, nel corso della conversazione racconta che ha resistito per il periodo del suo mandato ad una serie di continue e terribili pressioni, facendo così traballare l’organizzazione sanitaria responsabile della voragine nei conti, prima di essere destituito: «Quando qualcuno sta per realizzare qualcosa di importante viene allontanato». Santo Gioffrè, medico e scrittore, come commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria di Reggio Calabria ha svelato – e qui racconta – i meccanismi e le perpetuazioni criminali di un sistema rimasto fino ad allora inattaccabile. Per sei mesi, resistendo a indicibili pressioni, ha fatto tremare l’organizzazione responsabile della voragine nei conti, prima di essere destituito: «Quando qualcuno sta per realizzare qualcosa di importante viene allontanato». Il gradito ospite del Circolo Culturale “L’Agorà”, nel corso della conversazione ha spiegato che tale pubblicazione «rappresenta una testimonianza sconvolgente del modus agendi che per anni ha retto – e forse ancora regge – la sanità reggina. Un intrigo di interessi, spesso illeciti, che ha accomunato negli anni, dirigenti, funzionari, speculatori, faccendieri all’ombra di logge di un’inesplorata massoneria sanitaria e ‘ndranghetisti. Colletti bianchi operanti ad un livello così raffinato ed elevato da consentire pagamenti duplicati e triplicati di fatture milionarie. Queste alcune delle cifre che sono state analizzate dal gradito ospite del Circolo Culturale “L’Agorà” di Reggio Calabria. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 26 maggio 2023.