C’è un filo conduttore che collega il territorio reggino alla storia del fotoromanzo ed i suoi allacciamenti rimandano al nome di Anna Vita che fece il suo debutto come attrice nella qualità di prima donna del fotoromanzo nel primo dopoguerra dell’ultimo conflitto mondiale.  L’attrice, nata nella provincia di Reggio Calabria, fu la protagonista nel documentario inerente la sfera dei fotoromanzi italiani del periodo storico in argomento. “L’amorosa menzogna” è il titolo di quel prodotto visivo, realizzato nel 1949 e diretto da Michelangelo Antonioni e quel cortometraggio di dieci minuti vinse il Nastro d’argento del 1950 come miglio documentario e si classificò al terzo posto al Festival di Cannes. Tale lavoro analizza il mondo dei fotoromanzi italiani del dopoguerra, dei suoi principali protagonisti, tra i quali la diva Anna Vita ed anche la sfera dei suoi lettori. Il fotoromanzo nasce in Italia bell’ultimo decennio degli anni quaranta ed era illustrato da disegni e nel 1947 il giornalista Stefano Reda prospettò ad alcune case editrici italiane del periodo di sostituire con le fotografie i precedenti inserti e tale proposta venne accolta da una casa editrice romana, la Novissima. L’8 marzo del 1947 esce in tutte le edicole della Penisola italiana la rivista settimanale “il mio Sogno” che era formata da sedici pagine, al prezzo di 20 lire, che ospitavano due storie corredate da sequenze fotografiche, il 25 maggio dello stesso anno esce “Bolero film” edito per la Arnoldo Mondadori, mentre il 29 giugno  toccò a Grand Hotel , composto da sedici pagine ed al prezzo di dodici lire, che al momento non conteneva foto ma disegni. La prima uscita di Grand Hotel è un grosso successo editoriale con 100 mila copie vendute e ristampato diverse volte, con esso ha inizio in Italia l’industria del fotoromanzo. Ogni settimana venivano vendute milioni di copie e ciò diede adito alla creazione di nuove riviste come il settimanale di novelle, romanzi e novità “Confidenza di Liala”, rivolto al pubblico femminile, il primo numero, al prezzo di dodici lire, venne pubblicato il 4 agosto ed in copertina ospitava l’attrice Marlene Dietrich. Negli anni sono stati moltissimi i nomi della cultura, dello spettacolo, del teatro, del cinema che hanno fatto parte della grande famiglia del fotoromanzo. Tra i nomi troviamo quelli di Vittorio Gassman, Achille Togliani, Mike Bongiorno, Philippe Leroy,  Alba Parietti, Alberto Lupo, Andrea Giordana, Manuela Arcuri, Franco Califano, Anna Valle, Enzo Tortora, Franco Dani, Gabriel Garko, Gabriella Farinon, Giacomo Rossi Stuart, Giuliano Gemma, Kabir Bedi, Isabella Biagini, Mal, Terence Hill. Nel decennio degli anni sessanta è la volta di nuove edizioni editoriali che vanno ad esplorare l’universo noir come “Malia, i fotoromanzi del brivido. Negli anni settanta apparvero nelle edicole altre riviste dedicate al fotoromanzo, tra le quali si ricorda la “Lancio”, dell’omonima casa editrice, con essa collaborarono nomi di peso dello spettacolo italiano come Sofia Loren, Gina Lollobrigida, Claudia Cardinale, Giorgio Albertazzi, Sandra Milo, Ornella Muti, Giuliano Gemma, Raffaella Carrà. A partire dal 1975 il fotoromanzo viene pubblicato a colori, e la tiratura superava gli otto milioni e seicentomila copie al mese, di cui cinque milioni vendute dalla sola Lancio. Poi il periodo di crisi che arriva nella seconda metà degli anni ’80, il 24 luglio del 2020  il ritorno in edicola del settimanale “Sogno” che ripubblica le storie  che hanno fatto sognare diverse generazioni di italiani.

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2 gennaio 2021
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