Il Circolo Culturale “L’Agorà” ha organizzato una nuova conversazione da remoto sulla Rivolta di Reggio Calabria del 1970. Il sodalizio organizzatore reggino non è nuovo a queste iniziative, in quanto organizza, a far data dal 2000, diversi momenti di riflessione su tale periodo storico che rappresenta la ribellione urbana più lunga che la storia della nostra repubblica ricordi, con migliaia di feriti, arresti, diverse vittime sia tra i civili che tra le forze dell’ordine. Il 14 luglio di cinquantadue anni fa, a Reggio Calabria, esplode una violenta rivolta popolare. Ad innescarla è la decisione di stabilire Catanzaro la sede dell’Assemblea Regionale a Catanzaro. Il rapporto alla Città da parte del Sindaco Piero Battaglia, l’occupazione della Stazione Centrale, la violenta reazione da parte delle forze dell’ordine nei confronti dei manifestanti, il primo caduto nel corso della seconda giornata di sciopero cittadino caratterizzata da durissimi scontri tra scioperanti e forze dell’ordine. In diversi punti della Città spuntano le barricate che paralizzano Reggio Calabria. Cariche della polizia, gas lacrimogeni, lancio di pietre, colpi di arma da fuoco, il primo caduto nella seconda giornata di sciopero, e sulle cui cause ancora vi sono molti interrogativi. Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi nel corso del nuovo appuntamento, organizzato dal sodalizio culturale reggino avente come tema “Conversazione con il dott. Polimeni sulla Rivolta di Reggio”. Ha partecipato, in qualità di relatore, Girolamo Polimeni che è stato Assessore presso il Comune di Reggio Calabria per 6 anni con delega nei settori della cultura, del turismo e della promozione dell’immagine della città. Ha ricoperto funzioni di direzione politica sia di livello regionale che nazionale. E’ stato, tra l’altro, membro della segreteria regionale del PCI, segretario provinciale del PDS, membro del Consiglio nazionale del PDS. Dal 2013 al 2016 è stato diretto collaboratore del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri senatore Marco Minniti (Autorità delegata per la sicurezza nazionale). Ha pubblicato per i tipi di “Luigi Pellegrini editore” il volume “La rivolta di Reggio Calabria del 1970, politica, istituzioni, protagonisti”. Ha pubblicato, inoltre, numerosi articoli su quotidiani e riviste sia di carattere locale che nazionale. Il 14 luglio del 1970, a Reggio Calabria, esplode una violenta rivolta popolare. Essa scaturì sia da una brutale risposta da parte delle forze dell’ordine nei confronti dei partecipanti ad una pacifica manifestazione di dissenso sulle scelte romane che dalla decisione di stabilire Catanzaro la sede dell’Assemblea Regionale a Catanzaro. Un territorio, quello reggino, che diventò teatro di durissimi scontri tra civili, di ogni estrazione sociale e partitica, e lo Stato. Diverse furono le anime che parteciparono a quegli accadimenti dai semplici cittadini. In diversi punti della Città spuntano le barricate che paralizzano Reggio Calabria. Cariche della polizia, gas lacrimogeni, lancio di pietre, colpi di arma da fuoco, il primo caduto nella seconda giornata di sciopero, e sulle cui cause ancora vi sono molti interrogativi. Queste alcune delle cifre che sono state oggetto di analisi, nel corso della conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”,da parte del dott. Gimo Polimeni, gradito ospite del sodalizio organizzatore reggino.