Continua la programmazione da remoto del Circolo Culturale "L'Agorà" che organizza una nuova conversazione sul tema della rivolta di Reggio Calabria del 1970. Il nuovo incontro, organizzato dal sodalizio organizzatore ha come titolo “Io e la Rivolta”, nuovo appuntamento sui moti di Reggio del ’70, organizzato nell’anno in corso dal sodalizio organizzatore. Sono trascorsi 51 anni dai moti di Reggio Calabria, la rivolta urbana più lunga - per durata, grado di partecipazione e intensità - della storia d’Europa occidentale del secondo dopo guerra. Tali tragici eventi trasformarono le strade e le piazze della Città dello Stretto in veri e propri cambi di battaglia, con morti, feriti, danni alle infrastrutture pubbliche e private. La famiglia Castellani lega il suo nome alle varie vicende che sono legate ai fatti del ’70 che si verificarono in riva allo Stretto. Un padre ed una madre che hanno svolto un ruolo attivo durante la Rivolta di Reggio, con indagini, la partecipazione ai Comitati, i processi, la detenzione. Da queste cifre la conversazione a cura del Circolo Culturale „L'Agorà”, alla quale ha partecipato in qualità di relatore Guido Castellani (segretario regionale UGL Calabria) che nel corso del suo intervento ha analizzato e ricordato tali vicende. La Rivolta di Reggio Calabria è stata definita la rivolta urbana più lunga - per durata, grado di partecipazione e intensità - della storia d’Europa occidentale del secondo dopo guerra. Le motivazioni di quella reazione a catena, andavano oltre quelle inerenti all’eventuale titolo di capoluogo di Regione, già di fatto assegnatogli dalla storia, ma ad un concreto risvolto economico e politico, derivante dall’assegnazione del capoluogo e con i relativi benefici economici derivanti da nuovi posti di lavoro pubblici ed altre attività connesse. Cinquantuno anni fa, i Moti di Reggio Calabria. Una città in guerra per il capoluogo di Regione, assegnato invece a Catanzaro. Una vera tragedia, con morti, migliaia di feriti ed arresti, danni per miliardi di lire dell'epoca. Il gradito ospite del Circolo Culturale “L’Agorà”, Guido Castellani, nel corso della conversazione, ha ricordato l’impegno della propria famiglia, del padre Eugenio e della madre Claudia Pellegrino, impegnati nel corso di quelle vicende storiche e che per la loro dedizione vennero arrestati dai Carabinieri il 13 ottobre del 1970. L’ingegnere Eugenio Castellani, era componente del “Comitato d’Azione”. Nel corso della conversazione, è stato anche ricordato, che il Comitato d’azione, su un volantino recante il titolo “Tradimento”, dato 9 ottobre 1970, e nel corpo di quel comunicato invitava « i Parlamentari, i Consiglieri Regionali, Provinciali e Comunali reggini – qualora non intendevano essere bollati  col marchio dei traditori – ad assumersi le responsabilità che la particolare gravità del momento richiede», il comunicato proseguiva esplicitando che « i partiti ancora una volta ci hanno ingannati e traditi». Nel corso della conversazione è stato ricordato anche quanto l’ingegnere Eugenio Castellani, ebbe a riportare nel corso di una precedente conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”, dove ricordava, a riguardo l’operato della classe politica e dirigenziale cittadina del periodo: «ci siamo sentiti tutti offesi dalle decisioni di quei notabili della politica, che non avevano tenuto in alcun conto i sentimenti dei reggini. Siamo stati presi in giro con le grandi officine di Saline Joniche, con le O.me.ca. che si è tradotta in clamoroso fallimento e con il quinto centro siderurgico mai realizzato di cui resta il porto di Gioia Tauro, miracolosamente decollato ma demitizzato visto che comunque resta solo di movimento». Queste alcune delle cifre che sono state oggetto di analisi nel corso della conversazione organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data dal 30 luglio.

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30 luglio 2021
la manifestazione