“Le autostrade del mare” è il tema del nuovo appuntamento in remoto organizzato dal Circolo Culturale “L’Agorà”. Le autostrade del mare rappresentano uno sviluppo nelle politiche dei trasporti nell'Unione europea, che punta sull'importanza del trasporto via mare. Lo scopo principale delle autostrade del mare è di migliorare le comunicazioni con regioni periferiche del continente europeo e di rafforzare le reti fra paesi candidati dell'Unione e quelli già membri effettivi. Si tratta di una serie di approfondimenti su tali aspetti da parte di Enzo Rogolino (Segretario Generale Fastconfsal Calabria). “Le autostrade del mare” esistenti in Italia sono più di venti, incluse le rotte verso la Sicilia, 26 collegano la Sardegna al resto del Paese, 48 garantiscono i collegamenti con l'Europa e 55 con i porti extra europei. Nel Mezzogiorno d’Italia si sovrappongano due reti marittime fondamentali per capacità di traffico. La prima è costituita dalle navi portacontainer transoceaniche che fanno scalo nei tre principali porti di trasbordo (transhipment) tutti localizzati nel Mezzogiorno (Gioia Tauro, Taranto e Cagliari), nei quali si concentra oltre il 50% della capacità di trasbordo del Mediterraneo. Tuttavia, come ormai noto, tali considerevoli volumi di traffico (oltre 5 milioni di contenitori/anno) non lasciano ricadute economiche ed occupazionali sul territorio, mancando totalmente nel territorio la capacità di assorbire/generare traffico e le strutture per manipolare e ridistribuire il carico interno al contenitore stesso. La seconda rete è rappresentata dalle Autostrade del Mare, che anch’esse hanno nel Mezzogiorno l’area di maggior attività: tra Sicilia, Campania e Puglia è concentrato oltre il 75% delle linee marittime delle Autostrade del Mare, e la Sardegna è il punto di riferimento nel Mediterraneo per il cabotaggio obbligato. Le autostrade del mare rappresentano uno sviluppo nelle politiche dei trasporti nell'Unione europea, che punta sull'importanza del trasporto via mare. Lo scopo principale delle autostrade del mare è di migliorare le comunicazioni con regioni periferiche del continente europeo e di rafforzare le reti fra paesi candidati dell'Unione e quelli già membri effettivi. Le autostrade del mare rappresentano uno sviluppo nelle politiche dei trasporti nell'Unione europea, che punta sull'importanza del trasporto via mare. Lo scopo principale delle autostrade del mare è di migliorare le comunicazioni con regioni periferiche del continente europeo e di rafforzare le reti fra paesi candidati dell'Unione e quelli già membri effettivi. Esse rappresentano un servizio di trasporto marittimo alternativo alla viabilità ordinaria su strada delle merci che prevede linee di cabotaggio di più imprese per svolgere collegamenti tra il Nord, la parte Meridionale della Penisola italiana e negli Stati facenti parte della Comunità Europea che si affacciano sul mar Mediterraneo. Questa tipologia di trasporto, oltre a ridurre il traffico su strade e autostrade, permetterebbe anche di diminuire sensibilmente l'inquinamento atmosferico e soprattutto di realizzare un risparmio economico nel trasporto delle merci. Le Autostrade del Mare, come snodo intermodale d’eccellenza per la connessione con il Bacino del Mediterraneo, non solo a servizio dell’Italia, ma di tutta l’Europa, rientrano nel piano strategico “Connettere l’Italia” voluto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la realizzazione di nuove infrastrutture che siano innanzitutto “utili e condivise”. Secondo le stime, grazie a questa via di trasporto sono state risparmiate 680mila tonnellate di Co2 equivalente alle emissioni annue di una città di 1 milione di abitanti. Le rotte nazionali delle Autostrade del Mare infatti integrano i collegamenti fra la penisola e le isole; le rotte internazionali delle Autostrade del Mare collegano, fondamentalmente, i porti adriatici con porti della penisola balcanica, in particolare quelli posti sull’altra sponda dell’Adriatico, e i porti tirrenici con i porti, europei e nord africani, del Mediterraneo Occidentale. Queste alcune delle cifre che sono state oggetto di analisi nel corso della conversazione organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data dal 17 agosto. 

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17 agosto 2021
la conferenza