La Calabria non ringrazierà mai Luigi Lilio ed i suoi discendenti per i meriti scientifici e le conseguenze  anche attuali dei suoi studi sulla riforma del calendario gregoriano. Egli nacque a Cirò (Psycròn  antico feudo della Calabria latina ) nel 1510 e morì a Roma nel 1574; fu l’ideatore della riforma del calendario gregoriano . La Regione Calabria ha istituito la giornata del calendario in memoria di “Aloysius Lililius“ fissandola il 21 marzo di ogni anno.
I motivi per cui l’interesse è bene che sia sempre vivo in noi calabresi, sono tali che anche la Nasa, Agenzia spaziale americana, ha intitolato uno dei crateri lunari Lilius all’illustre conterraneo: scienziato , astronomo,  matematico e medico.
Purtroppo egli non vide conclusi  i frutti del suo lavoro, dato che morì immediatamente prima in e toccò a suo fratello Antonio illustrarli nello stesso 1574 ad Alessandro Piccolomini: astronomo (ha contrassegnato le stelle in base alla loro luminosità  Delle stelle fisse, sulla Luna vi è un cratere  a suo nome).
Il calendario di Giulio Cesare  45 a. C , prima della riforma regolava le attività e la misurazione del tempo  nell’Impero romano  , in modo inesatto;  la riforma importante del calendario Liliano , fu la correzione in  differenza di dieci giorni del calendario giuliano, dato che vi era un divario nel tempo durante due  passaggi apparenti del sole allo stesso meridiano, “anno tropico”infatti  la differenza calcolata all’ equinozio di primavera era di  365 giorni e 6 h per il calendario giuliano , mentre nell’attualità resta di 365  g. 5 h. 49 primi e 45 secondi.
Tutto ciò portava  nell’orario ad una differenza di 11 minuti all’incirca ogni 134 anni. 
In quel tempo quindi , l’equinozio di primavera  cadeva l’11 di marzo; questo divario , secondo lo studioso Gordon Moyer della Goete Universitat di Francoforte sul Meno  , suscitò nel  papa Gregorio XIII una preoccupazione particolare   , dato che nel Concilio di Nicea 325 d. C. fu stabilito  che  la Santa Pasqua dovesse essere celebrata nella prima domenica dopo il plenilunio di primavera in corrispondenza dell’equinozio di primavera quindi al 21  marzo . 
Per non sbagliare la data della Pasqua il Papa istituì una commissione di eminenti scienziati incaricati di  riformare il calendario, presieduta dal cardinale  Sirleto di Guardavalle,  il gesuita tedesco  Cristoforo  Clavio, (anche a lui è intolato dalla Nasa un cratere lunare), Luigi Lilio astronomo ed altri eminenti  scienziati.  Luigi  Lilio,  nella sua intuizione, tolse 10 giorni dal calendario giuliano e secondo i suoi calcoli astronomici  la cosa era da effettuarsi in un periodo di 40 anni a partire dal 1584  , oppure tali giorni si  potevano togliere da subito , come decretò poi  la Commissione pontificia.
Ciò avvenne per volontà  del gesuita Clavio  - già nel 1582 , anno in cui fu emanata la bolla papale,  che istituiva il nuovo calendario  gregoriano , malgrado in principio l’applicazione del nuovo calendario fu rifiutata dai Paesi protestanti.
Il calendario giuliano, inoltre prevedeva già ogni 4 anni un giorno di più, quindi la durata dell’anno  doveva essere non più di 365 giorni , come nei tre anni precedenti ma di  366, anno bisestile.
Lilio  soppresse 3 giorni negli anni intercalari negli anni non divisibili per 400 (1800 …1900 .. non più considerati  bisestili), in modo tale da consentire il recupero degli 11 minuti che ogni 400 anni duravano tre giorni . 
Difatti nel nuovo calendario chiamato Liliano i giorni si riducono a 97 ogni 400 anni. Gordon Moyer, nelle sue riflessioni , afferma  che in che modo Lilio , sia pervenuto al valore di 365 ,2225 giorni rimane un mistero. 
Il professore Zichichi afferma che il Calendario di Lilio  non sarà mai superato .

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7 febbraio 2020
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