Il Circolo Culturale “L’Agorà” organizza un nuovo incontro da remoto inerente la rivolta di Reggio Calabria del 1970. Il 14 luglio di cinquantuno anni fa, a Reggio Calabria, esplose una violenta rivolta popolare, su un territorio, quello reggino, che divenne teatro di durissimi scontri tra civili, di ogni estrazione sociale e partitica, e lo Stato. Attentati dinamitardi, cortei pacifici repressi violentemente dalle forze dell’ordine, l’invio dei mezzi cingolati nella Città dello Stretto. Ci furono disordini, scontri, morti, feriti e migliaia di arresti, nonché danni per miliardi di vecchie lire. Il territorio reggino diventò teatro di durissimi scontri tra civili, di ogni estrazione sociale e partitica, e lo Stato. Diverse furono le anime che parteciparono a quegli accadimenti dai semplici cittadini. Un territorio che diventa teatro di guerra per dissentire dalla scelta governativa a riguardo la designazione di Catanzaro come capoluogo della Regione Calabria. Attentati dinamitardi, cortei pacifici repressi violentemente dalle forze dell’ordine, l’invio dei mezzi cingolati nella Città dello Stretto. Ci furono disordini, scontri, morti, feriti e migliaia di arresti, nonché danni per miliardi di vecchie lire. La provincia reggina divenne un palcoscenico di guerra, teatro di durissimi scontri, con migliaia di feriti, arresti, diverse vittime sia tra i civili che tra le forze dell’ordine. Diversi sono gli accadimenti che si verificarono nella Città dello Stretto e che ancora su molti dei quali cala una fitta serie di interrogativi ancora irrisolti e sui quali ancora risulta presente una spessa coltre di mistero. Il 23 febbraio 1971 l’esercito entra a Reggio Calabria con i mezzi cingolati e pone fine alla rivolta, anche se vi furono altre vicende che proseguirono in periodi successivi a quella data. Da queste cifre il titolo del nuovo incontro organizzato dal Circolo Culturale “L’Agorà” che ha avuto come tema “Le organizzazioni giovanili della destra reggina dopo la Rivolta del ‘70”. Ospite del sodalizio culturale reggino Giuseppe Agliano, già assessore e consigliere del Comune di Reggio Calabria. La conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino è stata caratterizzata da una serie di domande, a cura di Gianni Aiello (presidente del Circolo Culturale “L’Agorà”, indirizzate a Giuseppe Agliano sul tema inerente “Le organizzazioni giovanili della destra reggina dopo la Rivolta del ‘70”. Nel corso dell’intervista si è parlato del Fronte della Gioventù (FdG), l'organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano, delle sue varie iniziative sul territorio, dei personaggi che ne fecero parte, tra i quali si registra quella del reggino Giuseppe Scopelliti, che nel 1993 venne nominato segretario nazionale del Fronte della Gioventù, la cui carica continuò fino al 1995. Tra le altre realtà facenti parte del tema anche quelle relative al FUAN (Fronte universitario d'azione nazionale) ed alle varie attività svolte, nel corso del tempo, da parte delle organizzazioni giovanili della destra reggina. Queste alcune delle cifre che sono emerse nel corso della conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”, sul tema “Le organizzazioni giovanili della destra reggina dopo la Rivolta del ‘70”. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data dal 26 novembre.

ShinyStat
26 novembre 2021
la manifestazione