In 74 anni di storia repubblicana, al Quirinale si sono succeduti dodici capi di Stato, a cui presto se ne aggiungerà un tredicesimo. Il 24 gennaio del 2022 hanno avuto inizio le votazioni per eleggere il sostituto di Sergio Mattarella nel ruolo di presidente della Repubblica.
Dopo il referendum del 2 giugno 1946 che istituì la Repubblica, il Presidente del Consiglio dei Ministri Alcide De Gasperi divenne il Capo provvisorio dello Stato.
Dalla nascita della Repubblica Italiana ai giorni nostri si sono susseguiti dodici Presidenti.
Fino al momento l’unico ad essere stato eletto per un secondo mandato è stato Giorgio Napolitano nel 2013, poi dimessosi poi due anni più tardi.
Dopo il referendum del 2 giugno 1946 che istituì la Repubblica, il Presidente del Consiglio dei Ministri Alcide De Gasperi divenne il Capo provvisorio dello Stato.
Nel corso della conversazione sono stati oggetto di analisi da parte di Nino Megali, vice Presidente del Circolo Culturale “L’Agorà”, diverse circostanze, curiosità dei dodici inquilini del Quirinale che si sono succeduti nell’arco dei 74 anni della Repubblica italiana.
Solo due dei dodici presidenti della Repubblica italiana sono stati eletti al primo scrutinio: Francesco Cossiga e Carlo Azeglio Ciampi (eletto solo in un’ora e 40 minuti). Il più lungo quello del presidente Giovanni Leone, per il quale ci vollero 23 scrutini. A ricevere il maggior numero di voti fu Sandro Pertini (832 voti), mentre il numero maggiore di grandi elettori presenti è stato registrato con l’elezione di Oscar Luigi Scalfaro: erano in 1.002.
Giorgio Napolitano è al momento l’unico presidente nella storia della Repubblica a essere eletto al Colle due volte.
Ecco come sono andate le elezioni dei 12 capi di Stato Italiani.
Partendo dal primo presidente provvisorio, Enrico De Nicola, al grande economista Luigi Einaudi, dal primo presidente dell’area democristiana Giovanni Gronchi al primo socialdemocratico Giuseppe Saragat, passando per la malattia di Segni.
Di seguito Giovanni Leone, forse il presidente più controverso, Sandro Pertini, di sicuro il più amato. E proprio al Presidente Pertini, il relatore Antonino Megali ha ricordato, nel corso del suo intervento, alcuni episodi legati alla storia della Penisola italiana. Venne eletto l’9 luglio del 1978 ed il suo mandato presidenziale fu caratterizzato da una forte impronta personale che gli valse una notevole popolarità, tanto da essere ricordato come il "presidente di tutti gli italiani". Come capo dello Stato conferì l'incarico a sei presidenti del Consiglio: Giulio Andreotti , Francesco Cossiga , Arnaldo Forlani , Giovanni Spadolini , Amintore Fanfani e Bettino Craxi.  Nominò cinque senatori a vita : Leo Valiani nel 1980, Eduardo De Filippo nel 1981, Camilla Ravera nel 1982 (prima donna senatrice a vita), Carlo Bo e Norberto Bobbio nel 1984; infine nominò tre giudici della Corte Costituzionale : nel 1978 Virgilio Andrioli, nel 1980 Giuseppe Ferrari e nel 1982 Giovanni Conso. Il periodo presidenziale di Sandro Pertini fu caratterizzato anche da diversi risvolti umani, come l’amicizia con il Sommo Pontefice Karol Wojtyla che vide le due alte figure affrontare le avversità che attraversarono l’Italia.
Il terrorismo, il disastro di Ustica, la strage di Bologna, la morte del piccolo Alfredino  intrappolato in un pozzo a Vermicino (Roma), dell'assassinio del prefetto di Palermo, Carlo Alberto Dalla Chiesa, la presenza del socialista Pertini ai funerali del comunista Enrico Berlinguer.
La figura di Sandro Pertini rimane scolpita nella memoria collettiva anche in una canzone di Toto Cotugno del 1983, “L’Italiano”, che partecipò alla 23a edizione del Festival di Sanremo.
E la figura de “il partigiano presidente” come inserito nel testo della canzone di Toto Cetugno, rimane ben ancorato nella memoria collettiva anche per la sua esultanza, ai mondiali del 1982 sulle gradinate del “Santiago Bernabeu” di Madrid,  tra il re di Spagna, Juan Carlos, ed il  cancelliere Helmut Kohl.

Altre immagini rimango scolpite nella mente degli taliani la partita a carte con Enzo Bearzot, Franco Causio e Dino Zoff sull’aereo del ritorno in Italia, con la Coppa del Mondo vinta dagli azzurri sulla Germania per 3-1 contro la Germania Ovest.

Nel corso della conversazione Antonino Megali ha dato spazio anche agli altri presidenti come   Francesco Cossiga “il Picconatore”, per arrivare infine ai nomi più recenti: Oscar Luigi Scalfaro, Azelio Ciampi, Giorgio Napolitano, per concludere con Sergio Mattarella .

 

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