Il Circolo Culturale “L’Agorà” organizza un nuovo incontro da remoto inerente la rivolta di Reggio Calabria del 1970. Il tema del nuovo incontro, organizzato dal Circolo Culturale “L’Agorà”, è stato rivolto alla presentazione del volume “La rivolta di un popolo”, libro fotografico del prof. Silvio Mavilla. Il gradito ospite del Circolo Culturale “L’Agorà” rappresenta la terza generazione di fotografi che dal 1916 sono sempre alla ricerca di nuove idee nel campo della fotografia. Già docente ordinario di tecnica della fotografia presso l'Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, si è distinto nel campo del fotogiornalismo collaborando con importanti testate come Rai, Ansa ed Associated Press. Il 14 luglio di cinquantuno anni fa, a Reggio Calabria, esplode una violenta rivolta popolare. Essa scaturì sia da una brutale risposta da parte delle forze dell’ordine nei confronti dei partecipanti ad una pacifica manifestazione di dissenso sulle scelte romane che dalla decisione di stabilire Catanzaro la sede dell’Assemblea Regionale a Catanzaro. Un territorio, quello reggino, che diventò teatro di durissimi scontri tra civili, di ogni estrazione sociale e partitica, e lo Stato. Il prof. Silvio Mavilla, all’epoca dei fatti, era un giovane fotoreporter che collaborava con alcune agenzie di stampa. Il 16 luglio 1970, affacciato al balcone di casa sul corso Garibaldi, insieme con il padre Edmondo, corrispondente cineoperatore Rai, decise per amore di cronaca, di documentare l’eccezionalità di un episodio: la carcassa di un’auto data alle fiamme in via Fata Morgana. Quel frangente rappresenta una lunga sequenza fotografica pubblicata nel volume “La rivolta di un popolo” e nello stesso sono contenute diverse testimonianze visive che l’autore ha immortalato e che a distanza di mezzo secolo diventano testimonianza di quegli accadimenti e quindi memoria storica sia per il territorio che per le nuove generazioni. Un territorio che diventa teatro di guerra per dissentire dalla scelta governativa a riguardo la designazione di Catanzaro come capoluogo della Regione Calabria. Un territorio, quello reggino, che diventò teatro di durissimi scontri tra civili, di ogni estrazione sociale e partitica, e lo Stato. Attentati dinamitardi, cortei pacifici repressi violentemente dalle forze dell’ordine, l’invio dei mezzi cingolati nella Città dello Stretto. Ci furono disordini, scontri, morti, feriti e migliaia di arresti, nonché danni per miliardi di vecchie lire. La provincia reggina divenne un palcoscenico di guerra, teatro di durissimi scontri, con migliaia di feriti, arresti, diverse vittime sia tra i civili che tra le forze dell’ordine. Quegli accadimenti sono raccontati in questo percorso fotografico per le vie cittadine. Nasce da qui un vero e proprio viaggio di scatti inediti, che incastonano attimi infiniti ricchi di tensione, di desiderio di affermazione, di smania di appropriarsi di un capoluogo scippato ingiustamente. Un viaggio in cui la testimonianza di un giornalista del calibro di Alfonso Madeo, all’epoca dei fatti inviato del Corriere della Sera, uno dei primi cronisti “settentrionali”, raccolta dal giornalista Rai Franco Bruno, diventa vita pulsante di quei giorni, motivazione di tanta partecipazione con uno sguardo proiettato alle immediate conseguenze. Nel corso della conversazione sono stati ricordati dal gradito ospite del Circolo Culturale “L’Agorà”, anche quei momenti di tensione che sono stati immortalati nei tanti scatti fotografici del volume “La rivolta di un popolo”, ma anche gli aspetti prettamente tecnici relativi alle attrezzature che vennero usata in quei frangenti storici, per passare poi all’evoluzione del mondo della fotografia. Da queste cifre il Circolo Culturale L’Agorà di Reggio Calabria ha organizzato un nuovo incontro nel corso del quale verrà presentato il volume “La rivolta di un popolo”, libro fotografico di Silvio Mavilla, vincitore del primo premio nella categoria Archivio storico del contest   del Premio Libro Fotografico 2012 FIOF. Nel corso della piacevole ed interessante conversazione sono emersi diverse cifre, quali quello allo storico studio presente sul territorio a far data dal 1916, del padre Edmondo operatore RAI, di come si organizzava la giornata lavorativa, prima di scendere per le strade di Reggio, che erano un vero scenario di guerra. Nel corso della conversazione sono stati ricordati dal gradito ospite del Circolo Culturale “L’Agorà”, anche quei momenti di tensione che sono stati immortalati nei tanti scatti fotografici del volume “La rivolta di un popolo”, ma anche gli aspetti prettamente tecnici relativi alle attrezzature che vennero usata in quei frangenti storici, per passare poi all’evoluzione del mondo della fotografia.

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19 novembre 2021
la manifestazione