Continua la programmazione da remoto del Circolo Culturale “L’Agorà con un nuovo incontro dedicato alla rivolta urbana più lunga che la storia della nostra repubblica ricordi, con migliaia di feriti, arresti, diverse vittime sia tra i civili che tra le forze dell’ordine. I “fatti del ‘70” uno degli acronimi che identificava ciò che accadde a Reggio Calabria, a seguito di una pacifica manifestazione che inspiegabilmente venne repressa in modo violento, e che generò una reazione da parte dell’intera popolazione. Il tema del nuovo incontro ha come titolo “Testimonianze.1” e nel corso della giornata di studi sarà dato spazio alla memoria, dando la parola a persone che ricordano episodi, e storie di uomini fatti questi che a distanza di mezzo secolo ancora risultano avvolti da una fitta coltre di interrogativi che ancora non hanno permesso di chiarire la tipologia e la natura di quelle circostanze. Una carrellata di immagini che vanno ad alimentare la memoria, avvicinando le generazioni, per tramandare ciò che avvenne in riva allo Stretto nel 1970, in modo da poter accumulare un’eredità ideale di ricordi e sensazioni, paure, drammi, giusto passaggio tra generazioni, in modo da avere una serena visione di ciò che accadde in quel travagliato contesto storico.Quel che avvenne in riva allo Stretto è considerata come la rivolta urbana più lunga che la storia della nostra repubblica ricordi, con migliaia di feriti, arresti, diverse vittime sia tra i civili che tra le forze dell’ordine. Il rapporto alla Città da parte del Sindaco Piero Battaglia, l’occupazione della Stazione Centrale, la violenta reazione da parte delle forze dell’ordine nei confronti dei manifestanti, il primo caduto nel corso della seconda giornata di sciopero cittadino caratterizzata da durissimi scontri tra scioperanti e forze dell’ordine. Le circostanze della morte del ferroviere Bruno Labate rimasero incerte non furono chiarite neanche dall’autopsia che ne stabilì la morte per «compressione del torace con impedimento del mantice respiratorio». Esse non si chiarirono nemmeno in seguito agli accertamenti giudiziari, da cui non emerse alcun responsabile. A far data dal 2000, in occasione del trentennale della Rivolta di Reggio, il Circolo Culturale “L’Agorà” si è reso promotore di diversi momenti di riflessione su tale periodo storico, proponendo un ciclo di incontri aventi come tema “Reggio 1970-2000: trent’anni dopo” che si articolò durante l’arco di cinque giornate dedicate alla ‘Protesta’ di Reggio”. Quelle giornate di studio hanno rappresentato un momento di riflessione, vista anche la presenza di diverse anime e distinti orientamenti politici, ed in quella occasione scaturì l’idea del museo della Rivolta, successivamente altri incontri sono stati organizzati dal Circolo Culturale “L’Agorà. Ritornando al tema della Rivolta del 1970, a causa di quelle circostanze, la Città di Reggio Calabria ed il suo territorio subirono pesanti devastazioni per un periodo di 8 mesi, durante quell’arco di tempo, si verificarono cose inimmaginabili: fu assaltata e incendiata la questura, dentro alla quale c'erano centinaia di agenti. Un'autocolonna di militari fu attaccata da due commandos con le molotov lungo l'autostrada. Infine, dovettero intervenire i carri armati per sgombrare le barricate. Il tema del nuovo incontro ha come titolo “Testimonianze.1” e nel corso della giornata di studi sarà dato spazio alla memoria, dando la parola a persone che ricordano episodi, e storie di uomini fatti questi che a distanza di mezzo secolo ancora risultano avvolti da una fitta coltre di interrogativi che ancora non hanno permesso di chiarire la tipologia e la natura di quelle circostanze. Una carrellata di immagini che vanno ad alimentare la memoria, avvicinando le generazioni, per tramandare ciò che avvenne in riva allo Stretto nel 1970, in modo da poter accumulare un’eredità ideale di ricordi e sensazioni, paure, drammi, giusto passaggio tra generazioni, in modo da avere una serena visione di ciò che accadde in quel travagliato contesto storico. Nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data dal 2 luglio. 

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2 luglio 2021
la manifestazione