Il Circolo Culturale “L’Agorà” ha organizzato una nuova conversazione da remoto sul tema “1924-2024: nel centenario della nascita di Walter Chiari”. L’incontro, organizzato dal sodalizio organizzatore reggino, ha ricevuto il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Verona. Nel corso della conversazione culturale, è stata letta, da parte di Gianni Aiello (Presidente del Circolo Culturale “L’Agorà”),  il contenuto epistolare  del Presidente scaligero Flavio Massimo Pasini che si è congratulato per la manifestazione, organizzata dall’associazione organizzatrice, affermando che la stessa riveste «carattere di interesse provinciale ed è rivolta ai cittadini della Provincia di Verona». È stata la volta del giornalista Antonio Dellisanti, direttore della omonima casa editrice.Il gradito ospite del Circolo Culturale “L’Agorà” ha esposto una panoramica storica sull’attività libraria ed anche ha ricordato l’impegno degli antenati che iniziarono secoli addietro tale attività. Ha fatto seguito, l’intervento del critico cinematografico Domenico Palattella, autore di “Walter Chiari 100 e … lode”. Ha concluso la giornata di studi su Walter Chiari, il Vicepresidente del Circolo Culturale “L’Agorà”, Antonino Megali, che ne delineerà le doti umane ed artistiche. Walter Chiari, all’anagrafe Walter Michele Annicchiarico, è stato un attore e conduttore italiano. Di origini pugliesi, si trasferisce da piccolo prima a Verona e poi a Milano con la famiglia. Durante gli anni 30 lavora come magazziniere e nel frattempo inizia a praticare pugilato, nuoto, bocce e tennis, vincendo diversi campionati regionali. Intraprende, senza successo, la carriera di giornalista e riesce a diplomarsi. Negli anni della Seconda guerra mondiale si arruola con la Germania e viene catturato dagli americani durante lo sbarco in Normandia, poi imprigionato insieme a Dario Fo e Raimondo Vianello.Liberato e tornato a Milano nel 1946, inizia la carriera da attore teatrale dove spicca per la sua comicità ed ironia. Pochi mesi dopo debutta anche sul grande schermo nel film Vanità di Giorgio Pastina, per cui vince il Nastro d’argento. Recita in “Totò al Giro d’Italia” di Mario Mattoli, nel 1948 e in “Bellissima” di Luchino Visconti, nel 1951, con Anna Magnani, continuando anche a partecipare a diverse commedie teatrali. Tra gli anni 50 e 60 prende parte ad alcune tra le più belle commedie all’italiana, diretto da maestri della regia come Steno, Mario Monicelli, Nanni Loy: è nel cast di “Un giorno in pretura” (1953), “Accadde in commissariato” (1954), “Accadde al penitenziario” (1955), “Donatella” (1956) e molti altri. Prende parte anche ad alcune famose trasmissioni televisive: lo troviamo nelle edizioni del 1958 e del 1968 di Canzonissima, poi alla conduzione de Il teatrino di Walter Chiari del 1959, Studio Uno e altri varietà in cui mette in atto le sue doti di cabarettista. La sua grande capacità scenica diviene nota anche oltreoceano, tanto che nel 1961 viene scritturato a Broadway per il musical “The gay life”, e nel 1966 il regista australiano Micheal Powell lo vuole per il film “Sono strana gente”, per cui ottiene un grande successo sia per il pubblico che per la critica.Nel 1969 Chiari si sposa con Alida Chelli; dal matrimonio nasce un figlio, Simone Annicchiarico (oggi conduttore televisivo), ma dura solo tre anni e la coppia si separa. Nel corso degli anni 70 ed 80 recita in numerose commedie e prende parte a diverse trasmissioni televisive ed il suo ritorno nel cinemacon alcuni lungometraggi, tra cui “Romance” di Massimo Mazzucco e Tracce di vita amorosa” di Peter Del Monte, del 1990, che è stato il suo ultimo film. L’ultima apparizione televisiva, invece, è in Domenica Italiana, diretto da Paolo Bonolis, nella puntata del 10 novembre 1991; la gag tra i due rimane memorabile.  Walter Chiari non è solo famoso per le sue doti da comico ed artista estremamente versatile: aveva infatti un carattere molto particolare ed un debole per le donne. Ha avuto relazioni con molte donne famose, tra cui Ava Gardner, Mina, Lucia Bosè e perfino la principessa di Savoia, Maria Gabriella. Walter Chiari rappresenta un caso davvero unico nella storia dello spettacolo italiano: teatro, cinema e televisione tutto ai massimi livelli con la sua estrema poliedricità, il suo essere divo a trecentosessanta gradi.Tutte queste caratteristiche pongono l’attore tra i più grandi e completi del cinema italiano di sempre, assolutamente meritevole di essere tramandato alle nuove generazioni. Walter Chiari ha sempre rivendicato le sue origini pugliesi, padre di Grottaglie e madre di Andria, utilizzando spesso nelle sue scenette e in alcuni film il dialetto di quelle zone. Queste alcune delle cifre che sono state oggetto di analisi nel corso della nuova conversazione organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” che sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da mercoledì 15 maggio.

ShinyStat
15 maggio 2024
la manifestazione