Doveva essere un semplice convegno di storia, quello organizzato dal sodalizio reggino, invece, non lo è stato, nel senso che proprio, come si suol dire, usando un termine calcistico, " ...all'ultimo minuto ...".
Infatti nella mattinata di venerdì 17 del mese di marzo veniamo informati per via telefonica del fatto che l'utilizzo della sala conferenze del Consiglio Regionale doveva ritenersi revocato.
Sarà stato forse il giorno, forse la data numerica, forse il mese, "ma non erano le idi di marzo?" - dirà qualcuno - o forse l'intreccio di queste strane combinazioni ad indurre qualcuno a non dover fare svolgere la manifestazione squisitamente culturale dal titolo "Anni di piombo: tra utopie e speranze, il massacro di una intera generazione", chissà?
Non avendo la palla di cristallo, il cilindro e la bacchetta magica, insieme alle attitudini per poter adoperare tali strumenti non possiamo, purtroppo,  capirne le motivazioni sbocciate nella giornata pre-primaverile.
Eppure  avevamo inoltrato richiesta ufficiale, a chi di competenza con largo anticipo, specificando nel documento le motivazioni  prettamente storico-culturali della manifestazione, tanto da ricevere risposta  favorevole con lettera di prot. 326/Gab datata 08 febbraio 2006 a firma dello stesso Presidente Giuseppe Bova, indirizzata alla medesima Associazione.
Questi naturalmente sono alcuni degli indizi del "giallo" della giornata di venerdì 17 marzo  2006: se qualcuno volesse approfondirli si rinvia alle cifre informative presenti nell'apposita rassegna stampa.
Forse non sarebbe necessario aggiungere altro a ciò che si è verificato nella giornata di venerdì 17 marzo: crediamo che sono sufficienti le immagini che sono inserite su questa pagina che avrebbe dovuto ospitarne il resoconto.
Ci sono quindi le sequenze fotografiche che ritraggono gli addetti all'informazione che vorrebbero sapere anche loro il perché di tale decisione, così come chi in qualità di uditore ha stazionato davanti a Palazzo "Campanella", sede del Consiglio della Regione Calabria.
Cosa certa è che il tema culturale "Anni di piombo: tra utopie e speranze, il massacro di una intera generazione", sarà organizzato dal Circolo Culturale"L'Agorà" solo ed esclusivamente in funzione storica anche per ricordare a qualcuno che la manifestazione in oggetto aveva ed ha la sua valenza
esclusivamente culturale e non voleva essere, ne tantomeno  avrebbe rappresentato "... Insomma ed
alla fine  delle somme ..." (come diceva ... Totò...) un evento politico !
E ciò perché esso sarebbe stato tenuto in periodo pre-elettorale e sarebbe stato condotto da un signore che si sostiene andare in giro vestendo "Solo di nero" !?!
Ci pare di non esagerare quando rileviamo l'assurdità di questo "illuminato" teorema secondo cui le ragioni dei ricordi diventano in prossimità di una consultazione elettorale, ragione di matrice prettamente politica ed inevitabilmente ci chiediamo con amarezza e stupore, qual'è  oggi il significato di parole come cultura, progresso umano e soprattutto:  "Lungimiranza".

ShinyStat
17 marzo 2006
l'inutile attesa fuori dal palazzo...
l'attesa fuori dal palazzo ...