Nel contesto della terza edizione della manifestazione omonima, viene organizzata la personale di scultura di Gianfranco Scafidi.
L'autore si interessa soprattutto alla forza dinamica in un contesto materico che sprigiona da sé in una realtà suprema ed universale.
Prigioniera della materia, l'anima, impossibilitata nella sua ricerca di liberà e del perfetto equilibrio, tenta perennemente di evadere da questa, tenendo sempre verso dimensioni superiori.
La materia, che in se è inesistente, trova nel contesto della globalità una sua identità ben precisa. Ma anima e materia, spirito e corpo, sono entità separate, o sono fuse come un cerchio non perfetto che muta costantemente fino a raggiungere il massimo appagamento nell'equilibrio totale?
Questi i quesiti, e la costante assenza di risposte chiare e precise, muovono l'opera di Gianfranco Scafidi, che vuole restituire tramite la rappresentazione artistica il proprio pensiero, sviluppando dei messaggi che, seppure ancora legati ad una soggettività, tendono a divenire quanto più oggettivi ed universali.
Il giovane artista reggino, diplomato alla scuola di Scultura dell'Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, ha partecipato a diverse mostre, ricevendo nello scorso anno dal critico d'arte Vittorio Sgarbi, il "Premio Calabria Cultura e Turismo per le arti e le lettere" nella sezione scultura.