Il libro di poesie del poeta italo-francese Demetrio Trunfio è stato introdotto da Orlando Sorgonà che ha tratteggiato l'operato del poeta ai presenti.
Demetrio Trunfio proviene da Grenoble in Francia ma è nato a Mosorrofa (area collinare di Reggio
Calabria), ha pubblicato tre libri di versi in francese ed ha pronto un romanzo, lavora nel campo dell'educazione specializzata.
Poi è toccato a Gianfranco Cordì, responsabile della sezione "cinema" del sodalizio reggino che ha introdotto la figura di Demetrio Trunfio rifacendosi al concetto di "esilio", concetto ricorrente lungo l'arco di tutto il libro in questione.
Tale concetto è stato visto dal Cordì, come duplice: si è esiliati per propria volontà e si ha un allontanamento volontario, o per volontà e si ha un allontanamento volontario, o per volontà altrui e si ha una fuga forzata.
Poi è stata la volta dell'autore che nel corso del suo intervento ha parlato del libro, ponendo al centro la sua condizione di esiliato come "tra le due" : tra la volontà altrui e la propria .
Ha spiegato così l'essersi trovato a dover fare delle scelte sempre "tra le due" : tra la volontà di andare via ed il bisogno di farlo per cause esterne.
« E' questo caratterizza poi tutta la mia opera » - ha aggiunto l'autore Demetrio Trunfio.
Sono poi seguiti gli interventi del pubblico .