In una società che assume i canoni relativi al termine civile ha l'obbligo morale e  culturale  di prendersi cura dei meno fortunati e ciò ha spinto l'associazione  per disabili POLISPORTIVA "INSIEME" Reggio con la preziosa collaborazione del Circolo Culturale L'Agorà e del gruppo di  ricerca Mnemos a realizzare il concorso scolastico avente come tema "Se il bambinello della grotta fosse disabile e tu uno dei re magi. cosa porteresti in dono ?" ..
La manifestazione, tenutasi presso la Scuola Media Statale “Vittorino da Feltre”, è stata riservata agli studenti delle scuole d'istruzione superiore ricadenti nel territorio del comune di Reggio e con tale incontro si è voluto premiare chi, tra  i partecipanti, si è dimostrato più sensibile sul tema relativo alla disabilità .
La commissione esaminatrice è stata presieduta da Giuseppe  Maddalena, questore di Reggio Calabria, ed era composta  da Giovanni Geresia  in rappresentanza di Saverio Zavettieri, assessore regionale alla cultura e pubblica istruzione, da Antonietta Lazzaro Bazzano, delegata dal provveditorato agli studi e da Pina Cellini, assessore comunale alle pari opportunità.
La cerimonia si è aperta con una suggestiva performance del coro polifonico "Laudamus" che ha eseguito alcune arie che hanno dato  pathos alla manifestazione che è proseguita con dei brevi interventi dei rappresentanti istituzionali che hanno rimarcato la solidarietà non solo da parte delle amministrazioni che rappresentano, ma anche a livello soggettivo.
L'onorevole Pietro Fuda ha messo in evidenza l'importanza di tali incontri che hanno come  fine di sensibilizzare e migliorare la società , il questore Maddalena si è invece rivolto ai giovani parlando di diversità, come un termine che non si adatta più alla società odierna, segnalando anche gli sforzi che la Polizia di Stato realizza in tal senso.
Di  conto suo l'assessore comunale Cellini ha sottolineato la particolare attenzione che personalmente  e per conto del comune ha rivolto al mondo dei disabili, tracciando le  linee guida di un nuovo progetto, ancora in cantiere, che vuole assicurare migliori condizioni di  inserimento dei disabili alla fine del compimento del periodo di studi.
« Il senso del  concorso - ha affermato Matteo Gatto Goldestein, presidente dell'associazione "Insieme" è quello di sensibilizzare i giovani,  perché bisogna avere fiducia in loro per le  aspirazioni di chi è considerato diverso» .
«Nell'iconografia - prosegue Gatto Goldestein - il Bambino Gesù  viene rappresentato chiaro di carnagione, con gli occhi quasi sempre azzurri, ma nasce come testimone dell'uguaglianza, per eliminare il muro che circonda i disabili; gli studenti che hanno partecipato al concorso hanno cercato di abbatterlo, perché bisogna prendersi cura di chi non ha la fortuna di poter correre o giocare».
Dopo altri interventi musicali si è poi passati alla premiazione degli studenti partecipanti: si è classificata terza Ilaria Citro della prima B del liceo classico "Campanella" per aver evidenziato con estrema abilità i pregiudizi della società che rendono i disabili diversi, emarginati dai primi anni di
vita. Il secondo premio è stato vinto da Gregorio Calarco della quarta A dello stesso liceo classico, per la riflessione su problematiche di un contesto sociale ancora distratto.
Il primo premio è stato conferito a Debora Mandica dell'Istituto "Da Empoli" di Reggio, per aver saputo esprimere con semplicità ed efficacia concetti di grande profondità, dimostrando spiccata sensibilità d'animo e grande maturità.
Altri riconoscimenti sono stati consegnati dalla giuria ad Andrea Meduri della prima C del liceo classico europeo, Annunziato Russo della prima B del liceo  scientifico "Volta" e Claudia Surace della quarta A dell'istituto "Ferraris".
Sono state, inoltre, premiate le scuole di appartenenza dei primi tre classificati, il "Galileo Ferraris", come istituto che ha annoverato il maggior numero di partecipanti, il "Vittorino da Feltre" come scuola che ha ospitato la manifestazione.
L'animo degli organizzatori è stato quindi quello di porre l'attenzione sugli aspetti di un problema che è ben lungi dall'essere risolto, poiché il disabile va inquadrato nella sua globalità, nel suo vissuto, nelle sue necessità, con le potenzialità di relazionarsi e comunicare con gli altri. 
Le istituzioni devono aiutarlo a crescere, a maturare ed a sviluppare le capacità utili della vita sociale.

ShinyStat
19 dicembre 2001