Nel corso del ciclo delle manifestazioni estive, denominate “Serate al chiostro”, tenutesi in Reggio Calabria, il Circolo Culturale “L’Agorà” ha inteso dare spazio all’argomento relativo alla storia della comunicazione.
Dopo i saluti di Antonino Megali, socio del sodalizio organizzatore, che ha fatto un precisa panoramica sul mondo dell’informazione.
Tale sviluppo ha inizio prima della scrittura, pensiamo ad esempio alle raffigurazioni delle scene di caccia, o di vita quotidiana che ancor oggi – dice Antonino Megali – si possono ammirare in molte caverne, un tempo dimora dei primi uomini: queste sono prime testimonianze lasciate dagli uomini nelle grotte.
Dopo l’interessante intervento da parte del socio del Circolo Culturale “L’Agorà” la parola è passata ad Antonella Morello che ha tracciato, nel corso del suo resoconto, un iter relativo all’evoluzione dei mass-media.
La storia della comunicazione quindi ha inizio prima dell’invenzione della scrittura, quindi con la tradizione orale, quindi si tramandano le informazioni da una generazione all’altra, per passare poi, con la creazione della forma scritta alle prime incisioni su apposite tavolette di varia struttura, come ad esempio quelle di argilla, di metalli variegati, papiri, pelli di  animali.
Antonino Megali ha fatto notare ai presenti che nonostante le varie evoluzioni tecnologiche che si stanno susseguendo nel mondo dell’informazione ciò che in precedenza era esistente a tutt’oggi ha una sua continuità.
Infatti a tutt’oggi continuano le tradizioni orali, vengono redatte le lettere e/o altri documenti a mano, vengono stampati ancora i giornali sul cartaceo, si contatta telefonicamente un conoscente, si invia la posta sia su carta che per via elettronica.
In buona sostanza, con queste azioni che l'uomo compie si ripercorrono le tappe fondamentali della storia della comunicazione.
Dopo l’interessante intervento da parte del socio del Circolo Culturale “L’Agorà” la parola è passata alla Morello che ha tracciato,  nel corso del suo resoconto, un iter relativo  all’evoluzione dei mass-media, quali la scrittura, la stampa, la radio, la televisione, internet.
L’informazione – asserisce la Morello ha contrassegnato la storia delle civiltà che si sono succedute nel tempo e tale dispositivo mediatico ha influito sulla cultura e sul modo d'essere delle società di ogni tempo.
Infatti la scrittura – introdotta dai sumeri e successivamente codificata da altre civiltà come i geroglifici degli egiziani, venne migliorata dalle popolazioni del mondo egeo che sostituirono gli aspetti simbolici con quelli delle sillabe, delle vocali, quindi l’alfabeto, l’inserimento di concetti, il pensiero ed il relativo sviluppo di civilizzazione.
Tra le prime forme di comunicazione si possono annoverare i primi corrieri che a piedi o a cavallo percorrevano lunghe distanze per fornire informazioni sia esse orali o trascritte su pergamene o fogli di papiro.
Altri mezzi che riuscivano a trasmettere informazioni in tempi brevi erano quelle caratterizzate dall’uso di variegati strumenti che emettevano diversi tipi di suono come le campane, i tamburi ma anche l’utilizzo di indicazioni luminose, come ad esempio i fuochi, il fumo, gli specchi.
Mentre oggi vi sono altri strumenti come il cellulare, internet. Il fax, la posta elettronica.
Nel corso della serata è stata posta l’attenzione dei presenti che le nuove generazioni e non solo, passano molto tempo a chattare, quindi a rimanere per molto tempo davanti al monitor del proprio computer, disabituandosi quindi a comunicare direttamente con i propri simili.
Questa tipologia di comunicazione – secondo la Morello – insieme alla televisione rappresenta una tipologia “fredda”, mentre, sempre secondo l’intervenuta all’incontro organizzato dal sodalizio reggino, la radio, il telefono, rappresentano i mass-media “caldi”, visto che coinvolgono direttamente gli utenti.
Secondo l'intervenuta ha fondamentale importanza il ruolo ed il significato della comunicazione soprattutto quando questa diminuisce il distacco tra “distributore” ed “utente” ma anche quando essa viene usata correttamente, quindi essere in grado da una parte di fornire un messaggio chiaro e diretto a tutti e da parte di chi è il diretto interessato al ricevimento del messaggio in questione.
E secondo l’intervenuta solo una gestione oculata ed equilibrata degli strumenti della comunicazione può stabilire un effettivo miglioramento della vita per ciascun essere umano.  
Nel corso della serata non si poteva non parlare dell’invenzione della stampa che ha rappresentato un importante fase storica della scrittura e nel contempo della cultura: ciò che realizzò nel 1450 Johann Gutenberg coincise con la fase dell’era moderna, della “velocità” del sapere culturale, quindi ciò che prima veniva narrato oralmente, ora viene tramandato con la scrittura, i caratteri, l’inchiostro.
Naturalmente c’è da evidenziare che l’invenzione della stampa ebbe nel 1490 a registrare un altro imput determinante: l’opera editoriale di Aldo Manuzio che nella città lagunare di Venezia facilitò la circolazione delle opere letterarie, inserendo nelle stesse la numerazione delle pagine e la struttura delle stesse come il buon uso degli spazi, della punteggiatura, i caratteri leggibili, quindi un’impaginazione chiara e leggibile.
Bisogna evidenziare che tale invenzione ha avuto un ruolo fondamentale sulla cultura occidentale ampliandone la diffusione della stessa anche attraverso la pubblicazione di testi che ne ampliarono la conoscenza degli individui sia dal  punto di vista numerico sia per quanto riguarda le classi sociali di appartenenza, quindi, di seguito la nascita dei primi quotidiani e/o periodici.
L’importanza del giornale ha caratterizzato in modo positivo e propositivo nei diversi strati delle classi sociali che trovarono in esso un valido strumento di divulgazione delle idee politiche e culturali, da tali cifre nasce l’idea di “opinione pubblica”, valido strumento indirizzato ad esprimere idee, pareri, civili proteste, quindi democrazia.
Il secolo in questione, l’ottocento, ha rappresentato anche un periodo fondamentale per la comunicazione e nello specifico ha visto la  nascita di altri validi strumenti quali il telegrafo (1844), la fotografia (1839), successivamente il telefono, quando nel 1876 Graham Bell brevettò il telefono, la dattilografia nel 1874,   nel 1895 i fratelli Lumiere il cinema.
Il Novecento ha fatto il resto: nel 1920 la prima divulgazione di suoni ad opera di Guglielmo Marconi, nel novembre del 1936 la prima trasmissione televisiva della BBC, mentre negli Stati Uniti solo nel 1939, in Italia, invece, nel 1954.
Successivamente la nascita di telex e telefax, dei primi computer, della posta elettronica che vide gli inizi nel 1971 grazie all’idea di Ray Tomlinson e l’anno successivo comparve il  simbolo della @ (at), conosciuta in lingua italiana come “chiocciola”
Fine anni ottanta da un’idea di Tim Berners Lee il primo sistema web, il “world wide web” che si sviluppò e si diffuse grazie alle ricerche di Marc Andreessen che creò il primo browser nel 1993 e nel 1994 in collaborazione con Jim Clark estese il sistema di Netscape e nello stesso periodo la messa in rete del primo motore di ricerca, tale Allweb.
Nel 1993 si può annoverare la nascita del primo quotidiano online il “San Jose Mercury News”, in Italia, l’anno successivo “L’Unione Sarda”, nel 1995 “Il Manifesto”, nel 1996 “Il Sole 24 Ore”, “La Repubblica”, due anni dopo “Il Corriere della Sera” e “La Stampa”.
Siamo quindi nell’era del web dove i vari sistemi informativi interagiscono tra loro e, in tempo reale, si hanno informazioni da qualsiasi punto del globo , radio e televisioni trasmettono news, e non solo, ma chiunque con l’ausilio di un semplice computer, l’uso di internet può fornire informazioni, i social network, anche attraverso lo strumento di una videoconferenza.
Tutto questo crea nuove possibilità di confronto, creando quindi un”agorà telematica” dove, si assiste ad un incontro confronto come avveniva nel mondo egeo nella “piazza” luogo di confronto tra diversi stati sociali, consentendo quindi un continuo confronto di culture eterogenee che generano nuove opportunità di confronto democratico di realtà e di situazioni.

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18 luglio 2008

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