Dopo l'introduzione di Orlando Sorgonà, il Gran Cancelliere del Gran Priorato d'Italia, dott. Antonio Paris, ha trattato di una triste fase  dell'affascinante e misterioso ordine cavalleresco relativo a «Il processo ai Templari» . 
La data di nascita di tale ordine non è certa, Guglielmo di Tiro la fa risalire al 1119 e su questa data convengono la maggior parte degli storici; altri propendono per il 1118, anno in cui il re di Gerusalemme Baldovino I avrebbe dato ai primi cavalieri un locale nelle vicinanze del tempio di Salomone (da qui anche la denominazione di Cavalieri del Tempio) . 
L'Ordine fu fondato da Ugo de Payns, che ne diventò primo maestro, e da Goffredo di Saint-Omer. 
Ben presto arrivò il sostegno dei principi d'Occidente, fra i quali Ugo de Champagne, e delle autorità religiose.
Nel 1128 il Concilio di Troyes, presieduto da San Bernardo, fissò le regole dell'ordine . 
Queste Regole unirono due ideali che, secondo i canoni della cultura medievale, avrebbero dovuto restare separati: quello del monaco e quello del cavaliere. 
Si intese rispondere, in questo modo, all'ideologia delle crociate, e all'esigenza di proteggere le vie di comunicazione con la Terrasanta, di cui l'Ordine si fece carico, insieme con la custodia dei luoghi di particolare significato religioso, come il Calvario e il Santo Sepolcro.
I Templari si distinsero in molte battaglie per generosità e coraggio. Col tempo diventarono ricchissimi e potenti, in virtù di privilegi ricevuti dalla Chiesa.
Per questi motivi, ben presto intorno a loro si creò un'atmosfera di ostilità, che si accentuò dopo la perdita della Terra  Santa (caduta di Acri, 1291), quando sembrarono venir meno le ragioni stesse della loro esistenza. 
Nel 1307, il re di Francia Filippo il Bello, che  premeva sul pontefice Clemente V, ottenne l'apertura di un processo contro i Templari.
Forzando la mano riuscì a fare arrestare tutti i cavalieri, e a fargli confessare, sotto tortura, le colpe più infami. 
Numerosi cavalieri morirono sotto i ferri e
Nel 1312 Clemente V soppresse formalmente l'Ordine . 
Il professore Giuseppe Caridi ha trattato il tema relativo a "La nobiltà calabrese e l'Ordine di Malta", parlando delle importanti famiglie della città dello Stretto e della sua provincia quali i Monsolino, Musitano, Ruffo, Marafioti.  
Gianni Aiello, presidente del Circolo Culturale L'Agorà, ha relazionato sul tema "I cavalieri Gerosolomitani attraverso documenti inediti" proiettando interessanti documenti del periodo, inerenti gli Ordini Ospetalieri, ordine cavalleresco di tipo religioso dei Cavalieri di Malta, derivato da quello degli Ospetalieri (ordine fondato nel 1113 in Palestina), un tempo  residenti nell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme .
Nel 1522, i Turchi di Solimano II, conquistarono l'isola di Malta, e i cavalieri si
rifugiarono in Italia.    
Nel 1530 ottennero l'isola di Malta dall'imperatore Carlo V e vi stabilirono la loro sede, assumendo la denominazione di cavalieri di Malta che mantengono ancora oggi. 
Le più antiche notizie riguardanti l'Ordine dei Gerosolomitani risalgono al 1331 nella zona di S.Eufemia riguardante una convenzione tra Enrico Ruffo di Calabria ed il Priore di San Giovanni in S.Eufemia. 
Altri centri interessati all'ordine cavalleresco furono anche nella provincia reggina come Drosi, Melicuccà, Bagnara con Fabrizio Ruffo, Gran Priore di Capua e Priore della cittadina tirrenica, Monasterace, Roccella Jonica.

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11 maggio 1999