Il quarto appuntamento estivo, organizzato dal Circolo Culturale “L'Agorà”, denominato “Serate al Chiostro” consiste in una conversazione culturale con l'operatore turistico Nino Liotta sul tema “Reggio Calabria: Città turistica?”.
Il tema trattato dal sodalizio culturale reggino, presieduto da Gianni Aiello, ha destato un certo interesse per i punti argomentati che hanno reso vivace la conferenza che è stata caratterizzata da una serie di interventi da parte dell'uditorio.
Nel corso della serata è stato evidenziato, a più riprese, il potenziale di cui il territorio dispone, quale quello inerente alle bellezze dei luoghi e di altri elementi ambientali (clima, le spiagge, la montagna, il panorama) e nel contempo altri elementi come la presenza di quelli antropici (musei, monumenti, chiese, opere d'arte, scavi archeologici).
C'è da mettere in rilievo, inoltre, che tali fattori sono stati annotati nei diari dei vari viaggiatori stranieri che a seguito delle loro presenze sul territorio hanno annotato nei loro reportages una serie di attitudini positive che i luoghi, da essi visitati, dagli incantevoli paesaggi suscitavano nell'animo dei viaggiatori stranieri.
Ma nonostante le cifre, inserite nella corposa letteratura sopra argomentata, ed alla presenza degli elementi ambientali e di quelli antropici, il territorio, nello specifico quello di Reggio Calabria, allo stato attuale non riesce ad avere una sua giusta dimensione utile per essere inserita in
un vero contesto di “Città turistica” .
Con lo scorrere delle lancette, nel tempo – evidenzia Gianni Aiello nelle sue note introduttive – abbiamo assistito al lancio di una serie di definizioni che hanno etichettato la nostra Città, come ad esempio “Reggio Città della Gioia”, “Reggio Città Turistica”, “Reggio Città dei Bronzi”, “Reggio Città del Bergamotto”, “Reggio Città del Mediterraneo”, “Reggio Città d'arte” , “Reggio Città delle palme” …
MA quali e quanti elementi mancano o devono essere inseriti in questo progetto architettonico affinché le impalcature possano reggere tali slogans?
Entrando nel merito della conversazione “Reggio Calabria: Città turistica?” vediamo quali potrebbero essere tali strade o se vogliamo accorgimenti, affinché si possano attuare tali linee.
Nel corso della conversazione è emerso più volte la domanda “Cos'è una Città turistica?” Tale quesito lo troviamo presente in quel luogo dove il turismo risulta il principale fattore di organizzazione del territorio, e nel contempo la principale attività economica presente sulla stessa area” e tutto ciò dà la possibilità al turista di poter soggiornare in quel territorio, vedendo così appagate le proprie esigenze.
Nel corso dell'incontro è stato dato uno sguardo inerente alla realtà dell'area geografica in argomento ed anche a quei i servizi essenziali che dovrebbero assicurare gli Enti locali e che invece forniscono gratuitamente i privati, pensiamo ad esempio alla mancanza di fontane pubbliche con l'acqua (naturalmente), ai bagni pubblici (aperti e funzionanti).
È stata anche fatta notare la mancanza dei punti di informazione negli snodi cruciali della Città di Reggio Calabria: ve ne è uno soltanto, ma è stato fatto cenno ai famosi totem che invece di essere ubicati in zone di passeggio, sono ad esempio posizionati in quelle di passaggio, come ad esempio le due unità (non più funzionanti) di piazza castello.
Si è parlato anche dell'utilizzo di un'apposita carto-guida snella, leggibile, ma soprattutto aggiornata e ricca di informazioni (punti ristoro, alberghi, B&B, punti di interesse culturale, di aggregazione) per tutte le fasce d'età.
Anche la cartellonistica presente a Reggio Calabria è stata inserita sotto la lente d'ingrandimento: in città ancora sono presenti tabelle recanti la dicitura “LABORATORIO DEI BRONZI DI RIACE”, quanto le due opere risultano posizionate da tempo presso le sale di Palazzo Piacentini, oppure altre insegne recanti informazioni su un determinato monumento e le cui note informative sono caratterizzate da caratteri dalle piccole dimensioni.
Anche durante l'intervento di Nino Liotta si è parlato delle infrastrutture alquanto carenti o al prezzo di un biglietto aereo di volo interno pari, se non superiore a quello di una tratta internazionale, ma anche della recente questione relativa alla “tassa di soggiorno” per i turisti .
Durante la conversazione culturale si posto l'attenzione ad idee non “futuristiche”, come ha evidenziato ironicamente il presidente del Circolo Culturale “L'Agorà” Gianni Aiello, ma a piccoli accorgimenti utili affinché si possa avviare un percorso di proposte utili affinché la Città di Reggio Calabria possa far parte della sfera di “Città turistica”.
Il potenziale di cui il territorio dispone andrebbe migliorato, potenziato, per poter parlare di “Città turistica”, come ad esempio:
1) le opere di valorizzazione del territorio (depurazione delle acque, il regolare andamento dei depuratori per rendere balneabile l'acqua e quindi affrontare il tema inerente al turismo balneare);
2)
le vie di comunicazione, il potenziamento dei voli, il sistema della rete ferrata che è priva dell'Alta Velocità;
3) un sistema di collegamento via mare “decente” ed “accettabile”, sia con Messina, con le isole e con Taormina (periodo estivo), se vogliamo una sorta di metromare, pensando ad una proezione non molto lontana di Città Metropolitana o Area integrata dello Stretto;
4) una metropolitana di superficie che colleghi il territorio in modo da sviluppare anche un'idea di “turismo interno” .
Cifre queste di cui il territorio è al momento carente o del tutto privo.
Sono state trattate anche le variegate tipologie di turismo per le quali il territorio potrebbe competere, visto che sullo stesso ne sono presenti gli elementi antropici (musei, monumenti, chiese, opere d'arte, scavi archeologici) ed i fattori ambientali (clima, le spiagge, la montagna, il panorama), come ad esempio quelle inerenti le “risorse turistiche artificiali” come Gardland ed al suo indotto.
Nonostante le cifre antropiche e quelle ambientali di cui il territorio dispone, non consentono allo stesso, allo stato attuale, non consente alla Città di Reggio Calabria di essere “...una città turistica, ma è certamente una città ad elevato potenziale turistico...”, come evidenziato in diverse occasioni dal Prof. Giuseppe Cantarella, docente di Geografia del Turismo presso l'ITE "Raffaele Piria della Città dello Stretto.
Nel corso dell'incontro sono stati esaminati anche i risultati emersi dalle indagini statistiche, come ad esempio quelli della Regione Calabria – Sistema informativo turistiche, che se pur riferite all'anno 2010, rilevano che per quanto riguarda il livello di infrastrutturazione turistica “...
l'area dispone di una ridotta capacità ricettiva principalmente concentrata nel capoluogo di provincia...”.
Sono stati esaminati anche altre indagini relative alle spese medie di un turista medio in un determinato luogo e nello specifico relativi a:
- 35 % dall’attività di ristorazione;
- 26 % dallo shopping (varie tipologie di gadget e di abbigliamento);
- 21 % dai pernottamenti;
- 12 % dai beni e servizi acquistati all’interno delle aree museali;
- 6 % dai trasporti.
Tali dati, pur se inerenti ad un'indagine campione, evidenziano chiaramente gli effetti economici su un determinato territorio, come la nascita ed il relativo sviluppo di nuove attività e produzioni con maggiori opportunità di lavoro soprattutto nelle fasce giovanili.