Si è parlato delle origini di Reggio,  con Daniele Castrizio ed  il supporto di suggestive diapositive che hanno tracciato un interessante spaccato di vita cittadina del periodo.
Le origini iniziano quando l'oracolo Apollo invitò dei coloni esiliati a fondare una città nel punto in cui l'Apsias, il più sacro dei fiumi, si getta in mare e dove una femmina abbracciasse un maschio: essi si fermarono, allora, laddove videro una vite avvinta ad un leccio nella località denominata Pallantion, ritenendo che appunto quello fosse il posto indicato dal Dio. Sul significato del nome della città già discutevano gli antichi. 
Secondo i più sarebbe derivato dal verbo greco rhegnymi (spezzare, squarciare) con riferimento a qualche fenomeno sismico che avrebbe determinato il distacco dalla Sicilia dal continente. 
Per altri, invece, tale nome andrebbe messo in relazione col termine latino regnum oppure con un eroe indigeno. 
Le informazioni sulla vita religiosa sono molte scarse: le notizie di cui disponiamo, sia quelle pertinenti a fonti letterarie sia a quale di natura archeologica, non consentono uno studio sistematico e rigoroso dei culti della città. 
Si può affermare comunque che due fossero le divinità più importanti del pantheon reggino: Artemide venerata con l'epiteto di Facelite, tale culto è menzionato da Tucidide (VI 44, 2-3) che conferma a Reghion della presenza di un santuario di Artemide situato fuori dalle mura urbiche . 
Altra divinità era quella di Apollo, l'Archegetes dei Calcidesi .

25 febbraio 1999
tomba periodo ellenistico ubicata sul lungomare reggino.