Un tema che è di tutti e non di una parte e che soprattutto non ha un color politico ma una sola bandiera quella della solidarietà.
E con questi valori costruttivi ed in un clima di serenità si è discusso davanti ad una platea numericamente povera rispetto ad un problema così ricco di significati umani, aspetti che ha evidenziato nella sua breve introduzione Gianni Aiello, presidente del sodalizio organizzatore. 
Le scelte di politica sociale negli ultimi anni hanno inciso nei profondi e positivi cambiamenti come quelli relativi all’integrazione scolastica dei minori disabili, ma, non sono riuscite ancora completamente ad evitare la permanenza di vecchi bisogni e l'insorgere di nuove forme di disagio e 
di disuguaglianze (situazioni di povertà materiale, condizioni di deprivazione socio - affettiva e culturale, carenze e discriminazioni territoriali nelle offerte dei servizi, difficoltà relazionali nel contesto sociale, forme di abusi e violenze psicologiche).
Il consigliere provinciale Pino Galtieri ha parlato del problema dei Nomadi e delle tematica che riguarda la loro  integrazione, fattore che è stato  da sempre caro al cento sinistra.
Il consigliere ha detto che se il sociale si sente si opera anche con delle critiche, purché costruttive.
La politica deve rappresentare la socialità verso le categorie deboli come  può vivere una persona anziana con settecentomila lire che percepisce ogni due mesi ?!?
Pino Galtieri ha rilanciato un vecchio progetto relativo all’istituzione in città di  un centro pilota che possa gestire le situazioni di quelle persone che non sono in grado di permettersi un medico ed ha affermato che moltissimi colleghi  hanno dato la loro disponibilità a tal proposito.
Enzo Rogolino ha ribadito il concetto che il sociale non può avere colore politico e che risulta molto importante lavorare  insieme alle persone con le quali si ha una certa affinità molto positiva e propositiva in tal senso.
«La mia – prosegue Rogolino -  non vuole essere una critica nei confronti dell’Assessore Comunale Pensabene e farò alcuni riferimenti che a mio avviso dovrebbero servire a rivedere alcune realtà insistenti sul nostro territorio come l’assenza cronica degli asili nidi comunali  infatti per molte famiglie rivolgersi a strutture private rappresenta una grossa sollecitazione alla propria economia ed un dato di fatto come nella zona sud della città c’è un solo asilo nido in un’area in gravitano ventiduemila persone e quindi un’attenzione  maggiore per la costruzione di qualche altra struttura pubblica non guasterebbe visto che esse sono indispensabili».
Si è parlato dell’abbattimento delle barriere architettoniche ed  ha sollecitato l’assessore Pensabene a muoversi anche in questo senso, anche se Rogolino – durante il suo intervento che l’assessore alle politiche sociali del Comune  ed il suo assessorato si sono prodigati in questo .
Il consigliere provinciale Enzo Amodeo parlando della solidarietà e del volontariato ha detto che la prima è un sentimento che va costruito sensibilizzando i giovani, va costruito facendo conoscere i disagi che vivono le persone quali portatori di handicap, giovani disadattati, quindi la solidarietà è la sintesi di tanti ingredienti che messi insieme possono sollecitare ognuno di noi al massimo e rinunciare q qualcosa di proprio di proprio per gli altri come al proprio tempo libero, a qualche ora del proprio tempo libero come il centro sanitario di cui ha parlato Pino Galtieri.
«Lavorare per altri - prosegue Amodeo - intendo anche di dedicare il proprio tempo anche a quelle persone che sono , purtroppo impedite nei movimenti.
Bisogna darsi delle regole degli strumenti che disponiamo e le regole non è difficile farle.
Il nomade se lasciato in quelle condizioni rappresenta un problema invece se affrontato in modo diverso ed in modo intelligente rappresenta una risorsa è questo significa sicuramente un aspetto importante ad indurre l’amministratore a ragionare meglio sullo stato delle cose ed a trovare le soluzioni più idonee per fare migliorare e costruire una società moderna e sempre all’avanguardia. 
L’errore e di chi non sa valorizzare le associazioni del volontariato e che non ha saputo apprezzare il loro operato.  
Per raggiungere determinare obiettivi non è sufficiente il sacrificio del singolo ma una sincronia maggiore tra tutte le forze .»        
Demetrio Crucitti – presidente del Circolo del tennis Crucitti -  ha raccontato della sua esperienza con i disabili ed i risultati positivi che ha raggiunto soprattutto dal punto di vista umano e della realizzazione di un centro per 60 posti letto, due campi polisportivi, due refertori, servizio cucina.  
E questo della struttura che dovrebbe nascere in città è un dato indicativo molto importante vista l'assenza di adeguati centri con funzioni socio-riabilitative.
La parola è passata poi ll’assessore alle politiche sociali del Comune di Reggio Calabria Gianni Pensabene che ha esordito parlando del ritardo della legge quadro 228 sull’assistenza in Italia che è arrivata 110  anni dopo la legge Crispi del 1890.
Per Gianni Pensabene la solidarietà è rappresentata da quei gesti continui che pongono al centro di tutto  le  piccole conquiste che i disabili riescono a raggiungere con l’attenzione umana che gli viene rivolta. «Oggi le città non possono fare a meno della solidarietà perché le conquiste fatte da Demetrio Crucitti sono frutto di anni di lavoro fatti con molta pazienza ed umanità nei confronti di chi è stato sfortunato ma nonostante ciò ha una propria sensibilità .
Le amministrazioni devono creare delle sinergie con le associazioni che operano nel settore.»
L’assessore Pensabene ha parlato della negligenza dell’USL a riguardo la sterilizzazione dei randagi e che l’Amministrazione Comunale a tal proposito attuerà un bando di gara e chi si aggiudicherà con l’offerta più bassa gli verrà affidata la sterilizzazione dei randagi che vivono in  città e questo sarà  una vergogna per l’USL che non interviene.
Ha proseguito l'assessore comunale sull’operato della Regione Calabria che ha un bilancio annuale di 20milia miliardi e che per la sanità spende ogni anno 4mila miliardi e per le politiche sociali ha proposto 52 miliardi e  nonostante alcuni emendamenti sono stati raggiunti 54 miliardi e questi dati sono scandalosi per chiunque sia ed è opportuno che queste cose si sappiano e che ci sia un’inversione di tendenza.
«Io credo – ha concluso l’assessore Gianni Pensabene -  che ci deve essere una maturazione nelle istituzioni e nelle associazioni preposte al ramo.».
Le altre problematiche che devono essere poste all'attenzione delle future scelte di politica sociale sono relative alla tutela dei bisogni socio-assistenziali, alla piena attuazione del diritto allo studio e alla partecipazione alla vita sociale, nelle sue diverse forme ed espressioni.
Sono problematiche che possono trovare adeguate risposte a livello normativo, nelle scelte programmatiche a livello regionale e nella organizzazione territoriale dei servizi per l'infanzia.
Si tratta di rendere visibile ed operativo un sistema integrato di servizi territoriali che, coinvolgendo anche tutte le eventuali risorse del privato-sociale, dell'associazionismo, del volontariato, delle reti informali di auto-aiuto, sia in grado di offrire un ampio ventaglio di interventi e di supporti per la condizione infantile, in particolare per quella più soggetta a rischi di emarginazione, e sia in grado anche di promuovere e sostenere una cultura permanente del rispetto dei diritti civili e della solidarietà.

ShinyStat
3 maggio 2001