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L'idea progettuale “Un posto per Camagna”, a cura del Circolo Culturale “L’Agorà”, avente per obiettivo il ritorno della statua di Biagio Camagna sul sito originario, la piazza a lui dedicata, ha avuto un iter burocratico decisamente lungo ed alquanto complesso. A testimonianza di ciò l'arco di tempo che và dall'inizio della petizione popolare (1998) al ritorno nell'alveo storicizzato (tra fine luglio e primi di agosto del 2007) e lungo tale periodo temporale si è assistito ad un susseguirsi di atti amministrativi. L'idea , promossa dal sodalizio culturale reggino, è stata sostenuta da un migliaio di cittadini e, successivamente sottoposta, per le vie ufficiali, all'attenzione dell'Amministrazione Comunale di Reggio Calabria (al primo cittadino prof. Italo Falcomatà, all'Assessore alla Cultura, al Presidente del Consiglio Comunale Gesuele Vilasi, all'Ufficio dei diritti dei cittadini e delle associazioni, al Presidente della III Commissione), nonché, inoltrata in copia, al Presidente della I Circoscrizione-Centro Storico ed alla Sovrintendenza ai BB.AA. S. della Calabria - sezione di Reggio Calabria. Tale istanza, composta dal progetto di massima e dal registro debitamente vidimato contenente le sottoscrizioni  degli  aderenti all'iniziativa, è stata depositata al Comune di Reggio Calabria in data 24 dicembre 1998.  La terza Commissione Consiliare del Comune di Reggio Calabria,  in data 23 febbraio 1999. ha espresso parere favorevole "per il ritorno della statua di Biagio Camagna nell'omonima Piazza", e demandato al competente Ufficio tecnico comunale il punto della nuova collocazione.   Giudizio favorevole all'iniziativa, infine, anche quello comunicato al Comune dalla Soprintendenza per i Beni ambientali architettonici artistici e storici che non ha trascurato di valutare attentamente la documentazione storica da cui si evince l'intenzione delle autorità comunali dell'epoca ma anche quella dei cittadini di collocare la statua di Biagio Camagna nell'omonima piazza. Il progetto, realizzato dall'Architetto Giuseppe Costantino, propone di ricollocare la Statua nell'area sovrastante la scalinata dell'omonima piazza che allo stato attuale non ha nessuna funzione specifica ma si addice alla posizione di "vedetta" della statua. In più, la semicircolarità della piazza e il movimento ondoso della scalinata si prestano ad accogliere la scultura bronzea, e lo  stile classicheggiante del basamento della stessa si coniuga perfettamente con le decorazioni della scalinata e con il parapetto che incornicia la piazza. Inoltre, la collocazione della statua non ostacolerebbe il passaggio pedonale e il transito dei disabili perché lascerebbe percorribile uno spazio di circa un metro e mezzo , in  alternativa si propone uno spazio  nei pressi della piazza. Anno 2007, anno 1998, queste alcune date relative che vanno ricordate, insieme a quelle relative al 1967, quando, a seguito del provvedimento della Giunta Municipale di Reggio Calabria n. 3437 del 14 ottobre, veniva deliberato il suo trasferimento dall’omonima Piazza a Piazza Castello per dei lavori di edilizia ricadenti su Piazza Camagna. Altra data da ricordare è il 1925 , quando, con delibera del 28 maggio dello stesso anno, da parte del Consiglio Comunale di Reggio Calabria, si autorizzava la collocazione della statua a Piazza Prato, ribattezzata “Piazza Camagna” per accogliere degnamente l’opera scultorea.  Il manufatto venne inaugurato il 30 agosto dello stesso anno alle ore 10. L’esecuzione dell’opera era stata affidata dal Comitato Operaio Esecutivo, presieduto dall’avvocato Francesco Conci, il 9 aprile del 1924 al noto scultore reggino Domenico Pellegrino. La posa artistica ritrae Biagio Camagna in uno storico atteggiamento forense assunto davanti al Tribunale militare di guerra a Napoli il 3 giugno 1919  in difesa di alcuni marinai di Reggio  ingiustamente accusati di reato. Il Monumento bronzeo venne commissionato nel 1925, dal generale Nicola D'Avanza, nella veste di commissario del Comune di Reggio Calabria, per ricordare l'insigne giurista. Queste alcune delle cifre relative a Biagio Camagna ed al ritorno nella sua “Itaca”, la centralissima piazza omonima, ovvero il cosiddetto "salotto buono" della città dello Stretto.  Un'attesa che non è stata delusa, rispettando quel volere popolare e storico del “Comitato operaio” che fu promotore nel 1922 dell’erezione del monumento.  La statua di Camagna venne eretta con il libero contributo di cittadini distribuiti in quarantasei Comuni sia della Regione Calabria che della Sicilia ed i cui nomi vennero pubblicati sia sui quotidiani che i periodici dell'epoca quali Avvenire, Imparziale, Popolo di Calabria, Risveglio, Corriere di Calabria e di Messina, Gazzettino, Eco della Sicilia e delle Calabrie, Gazzetta di Messina e della Calabria, nonchè sul Mattino di Napoli.  L’avvocato Biagio Camagna ha completato la sua arringa, com’era nel suo costume da vivo, ha vinto la sua battaglia legale non nelle aule giudiziarie, ma nella Piazza a favore del suo popolo. Biagio Camagna ha parlato e parla tramite il Circolo Culturale “L’Agorà”, non perché  l’associazione ha dei poteri particolari, ma perché tale sodalizio ha sempre profuso il suo impegno a favore della Città che nel luglio 2008 corona la volontà dei reggini di riportare il suo illustre concittadino nella sua sede naturale.