Nella cornice di Piazza Castello, in Reggio Calabria, si è esibita l’Orchestra Tzigana di Budapest diretta dal Maestro Antal Szalai che ha offerto al pubblico presente un programma alquanto ricco e variegato, composto sia dalla rivisitazione della musica popolare magiara, della musica csárdás, tema sonoro in atto sin dalla metà del XIX secolo e che ha diverse affinità con la danza che porta lo stesso nome.
Inoltre il repertorio dell'Orchestra Tzigana di Budapest è composto da esecuzioni di musica nazionale dell'epoca della riforma e da brani di musica colta, derivanti da quelle note del ritmo tizgano che affascinarono i grandi compositori della musica come Johannes Brahms, Franz von Liszt.
Tra il 1852 ed il 1869 Johannes Brahms compose le famose "Danze ungheresi" che vennero pubblicate nel 1872 in versione per piano solo e le stesse annoverano ventuno danze e delle quali quella più nota ed eseguita risulta la numero 5.
A riguardo tale patrimonio culturale Ferenc Liszt scrisse che «... fra tutti i linguaggi che è dato all'uomo intendere e parlare, lo tzigano non ha amato che la musica», così come riportato nella sua opera letteraria "Des Bohémiens et de leur musique en Hongrie", così come affermato dall'altro compositore magiaro Béla Bartòk che tale musica era autentica musica ungherese.
L’Orchestra Tzigana di Budapest venne istituzionalizzata nel 1969 a cura del Maestro Canta Szalai che insieme ad altri validi musicisti provenienti da diverse orchestre della capitale ungherese diedero vita ad un esemble di virtuosi che hanno riscosso sin dalle prime performances e continuano a ricevere consensi di critica che di pubblico.
Antal Szalai proviene da una famiglia di musicisti ungheresi e per tradizione familiare viene avviato allo studio del violino in giovanissima età e di seguito frequenta il Conservatorio della sua città.
La sua carriera artistica inizia nel 1963 come violinista nell’Orchestra Honbed e, nel 1969 assume il ruolo di Primo Violino dell’Orchestra Tzigana di Budapest da lui fondata insieme ad altri musicisti ungheresi.
Una serie interminabili concerti in diversi paesi del mondo, una corposa produzione discografica, disparate collaborazioni artistiche nel campo musicale ed una sequela di riconoscimenti tra i quelli quello ricevuto nel 2005 come vincitore del premio “Ferenc Listz Award”.
Le varie esperienze storico-culturali che si sono susseguite nel tempo e trasformate in note musicale sono trasmesse in ogni spettacolo che l'Orchestra Tzigana di Budapest offre al pubblico che assiste a tali concerti. Così come si è verificato a Reggio Calabria, dove, dopo il concerto è stata consegnata una targa al maestro Antal Szalai da parte di Gianni Aiello, co-presidente del Circolo Culturale "L'Agorà" e del Centro studi italo-ungherese "Arpad".
La stessa reca una dedica con doppia dicitura in lingua italiana e di seguito quella ungherese: "All'Orchestra Tzigana di Budapest nella continuità dell'impegno culturale e dell'amicizia per il popolo magiaro" / “A Budapesti Cigányzenekarnak, a szakadatlan kulturális elkötelezettség és a magyar nép iránti barátság jegyében” .
31 luglio 2015
Szávai János: A létezés titokzatos magja in Kortárs-Irodalmi és kritikai folyóirat, 2004;
Rónay László: Márai Sándor; Korona, Budapest 1998;
Márai Sándor: A szerelem három arca/A gyertyák csonkig égnek, Eszter hagyatéka, Válás Budán, Helikon, Budapest 2005.
(1) Sàndor Màrai, "Le braci", Adelphi, 2008, pagina 117;
(2) Sàndor Màrai, "Divorzio a Buda", Adelphi, 2007, pagina 82;
(3) Sàndor Màrai, "Terra, terra ! ...", Adelphi, 2005, pagina 56;
(4) Sàndor Màrai, "Diari", Adelphi, 2005, pagina 56;