Un patrimonio, quello calabrese, che affonda le radici in un lontano e glorioso passato.
Un viaggio itinerante  nelle opere di scrittori che hanno lasciato una traccia nell'intera opera letteraria non solo italiana.
Basti pensare alle figure di Barlaam e di Leonzio Pilato che hanno reso possibile il risorgimento degli studi classici e quindi la nascita dell'umanesimo, o a Tommaso Campanella che ha umanizzato le umane lettere.
Ma anche dei vari Ibico, Cassiodoro, Folco Ruffo,, Domenico e Francescantonio Grimaldi, Carlo D'Aquino, Bernardino Telesio, Biagio Miraglia, Leonida Repaci, Corrado Alvaro, Rocco  De Zerbi, Nicola Giunta, questi alcuni dei nomi che fanno parte di una terra che pregava con i  sui quattrocento monasteri basiliani, e continua ancora a pregare, cioè a sperare, accogliendo  materna le ceneri che continuarono a produrre scintille, degli autori, Numi della letteratura calabrese.

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